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Questa nuova sezione di POL.it che, con il contributo della Redazione tutta della Rivista e, mi auguro, di molti colleghi che vorranno portare il loro apporto fattivo alla crescita di questo nuovo spazio web, prende ora il via, nasce da una serie di considerazioni che penso sia utile proporre a mo' di introduzione all'indice dei documenti.
La sepazione tra "reale" e "virtuale" sta sempre più assotigliandosi in questo nostro mondo in cui l'accelerazione nell'introduzione sempre più capillare delle tecnologie dell'Information Society pare un fenomeno ormai inarrestabile.
Per un numero sempre maggiore di persone l'approcio alla rete ha perso il suo significato ludico divenendo, di fatto, un passaggio obligato all'interno di processi che hanno a che vedere con il proprio lavoro o comunque con il sondaggio routinario di fonti di informazione indispensabili.
Nella virtualità, per altri versi, si stanno, anche per il continuo aumento degli utenti attratti da condizioni di accesso sempre più convenienti, sperimentando forme nuove di socialità che mostrano modalità di sviluppo, al di là degli aspetti, per altro importanti, della a-territorialità, specifiche e caratteristiche.
Tutti questi aspetti cui vanno aggiunti fenomeni importanti come il rapporto dell'individuo con la macchina, la gruppalità delle varie forme di associazione on line, le problematiche connesse con l'identità ed il falso sé, l'emergere all'interno del "virtuale" delle patologie mentali sono lacuni degli aspetti della "vita on line" che è sempre più importnte studiare proprio per le ricadute che di fatto essa ha sulla quotidianità di molti, certamente di voi che state leggendo queste mie note.Come ho scritto nel mio intervento nella Sessione dedicata all'Informatica e la Telematica durante il Congresso Mondiale della WPA ad Amburgo nell'agosto 1999 è necessario che ormai la Psichiatria cominci a studiare seriamente questi fenomeni ed è proprio questo lo scopo per cui è nata questo nuovo spazio all'interno di POL.it, che, essendo uan realtà di rete, nata e cresciuta in rete, non poteva esimersi dall'avviare prima di tutto all'interno della sua compagine redazionale e poi all'esterno , una seria ed approfondita analisi i cui risultati saranno l'oggetto di questa sezione che mi auguro al più presto si spogli di qualunque connotazione " di frontiera" per acquisire invece lo statuto di un ramo importante ancorchè nuovo, del sapere psichiatrico consolidato.
FRANCESCO BOLLORINO, Editor di POL.it