Sebbene io non sia un blogger, credo di sapere abbastanza sui weblog da poter dire qualcosa di utile e sensato al riguardo. Quando leggo qualcosa di Giuseppe Granieri, mi accorgo di quanto la precisione sia essenziale nellanalisi di questo importante fenomeno della Rete. Lattenzione che Granieri gli dedica è strettamente legata a un tentativo di comprensione e interpretazione della società. Se questo libro non fosse anche molto piacevole da leggere, direi che si tratta di una sorta di studio sociologico sui weblog e sui motori di ricerca.
Nella storia della Rete si possono individuare tre grandi momenti, oltre, naturalmente, alla sua stessa creazione. Il primo, senza il quale probabilmente oggi useremmo Internet solo per scambiarci email, è stato la nascita di Mosaic. Marc Andreessen si è reso conto che se il World Wide Web avesse avuto un aspetto più professionale avrebbe attratto ogni genere di wannabes, vale a dire la maggior parte di noi. Subito dopo è arrivato Yahoo!, che ha introdotto una nuova generazione di indispensabili strumenti di navigazione, poi evolutisi in Google. E chissà quali saranno gli sviluppi futuri.
Il terzo momento è proprio lavvento dei weblog. Molti propendono a darne definizioni ingenue e scontate affermando che un blog non è altro che un sito fai-da-te, o più semplicemente un diario intimo online.
I weblog, naturalmente, sono molto più di questo. Rappresentano, a oggi, la creatura più matura del Web; si potrebbe addirittura definirli come una nuova tecnopsicologia. Punto di incontro tra network sociali e network tecnologici, la blogosfera è una rete di interazioni intellettuali dirette e navigabili, risultato dellapporto gratuito, aperto e verificabile delle conoscenze e delle opinioni di molte persone su argomenti di interesse generale e in tempo pressoché reale. Il funzionamento dei weblog si basa interamente su queste connessioni. Come lintelligenza, si sviluppano e crescono con luso. I weblog sono uno spazio per la riflessione condivisa.
Proprio dai weblog potrebbero venire i prossimi sviluppi dei motori di ricerca. Ci si può chiedere, ad esempio, se il tanto sospirato Web Semantico il motore di ricerca che penserà per noi potrà avvalersi dei track- back dei weblog. Oppure se esso sarà in grado di interpretare anche i differenti contesti duso delle parole chiave. Di certo, da quando i loro contenuti sono stati indicizzati da Google, i weblog hanno contribuito ad una maggiore precisione e flessibilità nelle ricerche, fornendo un indice non solo dei testi ma anche dei contesti, con configurazioni di temi e di associazioni estremamente accurate.
Quale che sia la sua forma definitiva, il Web Semantico accelererà enormemente lo sviluppo dellintelligenza connettiva. Questo libro spiega come. E, tra laltro, lo fa con uno stile piacevole e stimolante, quasi una cronaca in tempo reale della cultura e della tecnologia.
E il genere di libro che vorrei veder pubblicato in inglese. Non che io non legga litaliano, ma mi piacerebbe che anche i miei amici potessero leggerlo: vi troverebbero unanalisi dei weblog molto reale emolto umanna. La prospettiva di Granieri è al tempo stesso ampia e precisa: attraverso lindividuazione dei suoi attori e lesame della teconologia, la trasformazione delle relazioni personali oggi in atto è messa in luce nei suoi vari aspetti. Il libro di Granieri è ispirato da una visione della democrazia e dellorganizzazione sociale in movimento. La sua è una vera vocazione politica, non di partito, ma di umanità.
Nizza, 26 novembre 2004