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I Disturbi del comportamento alimentare e la clinica delle dipendenze: l'esperienza di un servizio per le tossicodipendenze nel trattamento dei disturbi dell'alimentazione. Il Trattamento multimodale L'approccio terapeutico è in entrambe i casi multimodale e la sua gestione operativa avviene nel gruppo di lavoro. La pratica del trattamento multimodale dei DA richiede una valutazione diagnostica multiassiale e quindi un'attenta indagine sulle condizioni psicopatologiche e mediche, sullo stato nutrizionale del paziente nonchè sulle sue condizioni psicosociali, in base alle quali fondare un programma terapeutico mirato e personalizzato che può includere l'integrazione di trattamenti farmacologici, riabilitativo-nutrizionali, psicoterapeutici e psicoeducazionali.L'obbiettivo primario del trattamento multimodale anche nell'ambito dei disturbi dell'alimentazione è l'integrazione degli interventi terapeutici all'interno di un progetto terapeutico unitario, concordato con il paziente, la cui regia, anche nelle situazione in cui ci si avvale di risorse di rete, è affidata al gruppo di lavoro individuato.L'opzione multimodale si avvale preferenzialmente di un contesto di trattamento pubblico e non privato, con tutti i limiti e i vantaggi che ne conseguono. Ciò implica, quando ci si riferisce a disturbi che si manifestano con comportamenti compulsivi e con sintomi in parte egosintonici e in parte egodistonici, che esistono problemi di ingaggio terapeutico, di superamento delle ambivalenze e delle resistenze nelle fasi iniziali del trattamento nonché problemi di adesione e ritenzione al trattamento. La gestione di queste problematiche, tipiche della clinica della dipendenza, si correla inevitabilmente alla strategia multimodale e richiede un'attenta formazione relazionale e motivazionale.
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