Disturbo mentale , alcolismo, tossicodipendenze: dalla parte del volontario (L'esperienza delle Comunità del Centro di Accoglienza don Vito Sguotti di Carbonia) di Antonio Cesare Gerini (Relazione introduttiva sul tema: Alcolismo e malattia mentale - Esperienze a confronto - esposta il 15 Dicembre 1998 all'assemblea del volontariato in occasione dell'inaugurazione del Sasol Point n°9 del Centro di Servizio per il Volontariato Sardegna Solidale.)
1) INTRODUZIONE E CASISTICA In questo primo incontro col mondo del volontariato sardo sul tema, Malattia Mentale, Alcolismo e Tossicodipendenza, desidero affrontare queste problematiche non tanto come medico psichiatra che opera all'interno di un Servizio Tutela Salute Mentale e in un Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura (SPDC), ma invece come volontario di un'Associazione, quella del Centro di Accoglienza di Carbonia, che nei suoi 17 anni di lavoro ha seguito nei suoi Centri di ascolto e ospitato all'interno delle sue Comunità numerosi disturbati mentali, alcolisti e, anche se in grado decisamente minore, tossicodipendenti. Come sapete le Comunità del Centro di Accoglienza di Carbonia, sono due. La Comunità Alloggio femminile (20 posti), che accoglie, in regime di autogestione, donne in difficoltà con la maternità, oppure donne che, per ragioni varie, si trovano per la "strada" prive di risorse e di assistenza. Il Centro di Pronto Intervento maschile (10 posti), accoglie uomini che, anch'essi in difficoltà e privi di risorse, si sono trovati a vivere come barboni, per la strada. Il Centro di pronto Intervento ospita tali persone in determinate fasce orarie, cioè dalle ore 12 alle ore 9,30 del giorno successivo. Infatti dalle ore 10 alle 12 la comunità viene chiusa per permettere al personale che ci opera di svolgere le pulizie giornaliere. Pur essendo un Centro di Pronto Intervento e quindi un luogo provvisorio di soggiorno essendo stato pensato per "l'urgenza sociale", esso, col passare del tempo, va sempre più assumendo, soprattutto nei confronti di alcune tipologie di persone, la fisionomia di un luogo stabile di riferimento. La provvisorietà dell'intervento si allunga quindi e si modifica a seconda delle esigenze delle singole persone ospitate. Prima di decidere su come impostare questo intervento sono andato a rivedermi "la casistica psichiatrica" di queste Comunità. Quanti disturbati mentali, cioè, in questi 17 anni di lavoro per la Comunità Alloggio e 2 anni per il Centro di Pronto Intervento, sono passati ed hanno instaurato rapporti con i volontari che operano nelle comunità; e soprattutto ho voluto accertare in quale numero e di che tipo siano state le diagnosi psichiatriche poste dai Servizi specialistici pubblici o privati preposti a fare ciò. E' evidente quindi che le diagnosi psichiatriche saranno necessariamente sottostimate e minoritarie rispetto alla totalità degli ospiti, in quanto non tutte le persone ospitate, presentanti disturbi importanti del comportamento, avranno diagnosi psichiatriche "ufficiali", non avendo, un discreto numero di ospiti, mai incontrato uno psichiatra, e avendo evidentemente "ammortizzato" il loro disagio psichico proprio all'interno delle comunità; e poi perché, la maggioranza degli ospiti è, sotto questo profilo, decisamente sana. Prima, quindi, di procedere oltre nelle riflessioni che voglio proporvi si può dare un rapido sguardo a tale "casistica:
Totale persone ospitate in 17 anni: n°270 Psicosi: n°34 di cui -Schizofreniche: n°18 -Schizoaffettive croniche: n°10 -Psicosi associate a alcolism.e tossicodip.n°6 Gravi disturbi della personalità: n°24 Ritardi Mentali: n°4 Disturbi Mentali Organici: n°1 Tossicodipendenza senza ulteriore specificazione: n°11 Alcol-dipendenza senza ulteriore specificazione : n°13
Attualmente sono Ospiti presso le due strutture del Centro di Accoglienza:
CENTRO DI PRONTO INTERVENTO (10 posti) -n°1 Psicosi schizofrenica disorganizzata: .-n°3 Ritardo mentale:-n°1 Disturbo distimico:-n°1 Alcol-dipendenze:-n°4 Psicosi associate a alcoldip.e tossicodip
A ciò si aggiunga che uno dei custodi del Centro, precedentemente ricoverato continuativamente per oltre un anno presso il locale Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) per un "Disturbo paranoideo e alcol abuso", ha trovato proprio in questo suo ruolo di custode un importante motivo di equilibrio alla sua condizione.) COMUNITA' ALLOGGIO FEMMINILE (20 posti) -n°2 Psicosi schizofreniche-n°1 Psicosi non specific. -n°1 Disturbi personalità -n°1 Alcol-dipendenza
(E' da precisare che nella Comunità Alloggio Femminile il numero di ospiti con disturbi mentali importanti non può superare, per regolamento e per ragioni di metodo di lavoro, il numero di un quarto delle ospiti totali.) |