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I Dati
L'osservazione dei semplici dati numerici ci dice che dal 1/1/1996 ad
oggi 51 utenti hanno assunto ed assumono il naltrexone.
Di questi, 33 sono
rientri al SERT mentre 18 sono nuovi ingressi; 36 con un progetto ben definito
e 15 con un programma in via di definizione o comunque con una terapia
non ancora integrata.Nel corso dell'anno, 7 utenti hanno ultimato il programma
così come era stato definito, 13 lo hanno abbandonato (di questi
2 sono attualmente in trattamento farmacologico sostitutivo, 1 è
in regime di disintossicazione farmacologica ambulatoriale, gli altri 10
mantengono comunque una relazione con il Servizio).Per quanto riguarda
i controlli effettuati sui liquidi biologici, 2 utenti mostrano urine incostantemente
positive per THC, cocaina e metamfetamine, 1 per THC e cocaina almeno nelle
fasi iniziali del trattamento, 5 per THC, 1 per benzodiazepine, tutti gli
altri hanno fornito risultati negativi.Un esame più approfondito
di questi dati e dei programmi da cui derivano ha fatto emergere la necessità
di individuare una linea comune tra gli operatori del Servizio al fine
di rendere più agevole ed omogenea una valutazione dei trattamenti.
Si è quindi partiti dall'elaborazione di alcune indicazioni di massima
per la definizione e la gestione di un trattamento con naltrexone.In primo
luogo si è definito che:* il programma deve essere chiaro, definito
, esplicitato e scritto;* la sua durata è pari a 12 mesi;* l'assunzione
deve avvenire in ambulatorio ( nei casi di malattia o per motivi di lavoro
si è ritenuto possibile affidare il farmaco al genitore solo una
volta la settimana; la possibilità dell'assunzione a domicilio viene
valutata dalla microequipe di riferimento comunque non prima di due mesi
dall'inizio del programma );* l'esame dei liquidi biologici deve essere
effettuato due volte la settimana con un'adeguata verifica da parte degli
operatori della necessità dei controlli in presenza, in particolare
nei casi in cui la frequenza al Servizio risultasse carente;* gli esami
ematochimici devono essere eseguiti dopo 1, 3, 6, 9, 12 mesi dall'inizio
della terapia;* le interruzioni devono essere valutate singolarmente così
come l'eventuale ripresa (non ritenendo accettabili più di tre interruzioni
ai fini della validità del programma) e qualora la loro durata fosse
superiore alle 24 ore la riammissione può avvenire previo test al
Narcan;* la continuità nell'assunzione e le sospensioni devono essere
verificate dal medico di riferimento durante il suo turno in infermeria
(quindi almeno una volta a settimana).
Successivamente si è resa
evidente un'altra necessità: quella di individuare criteri comuni
inerenti le indicazioni al trattamento, le caratteristiche e la personalità
del fruitore, il suo stato di salute, gli eventuali programmi precedenti
(discutendo anche sull'opportunità di riproporre a chi lo avesse
già ultimato, un altro programma basato sull'assunzione del naltrexone),
e le valutazioni da fare sulla eventuale comparsa di consumo di nuove sostanze
compreso l'abuso di bevande alcoliche.
A questo scopo si è ritenuto
opportuno considerare la riscrittura della scheda del trattamento, già
presente in infermeria, con l'aggiunta dell'indicazione della fine del
trattamento stesso, delle date delle eventuali sospensioni e delle conseguenti
riprese (test al Narcan), delle date dei prelievi del sangue e dei nomi
degli operatori di riferimento con indicazione dell'itinerario associato.La
fase finale di questo lavoro è consistita nell'individuare gli aspetti
della personalità e della vita del tossicodipendente da considerare
durante il trattamento ritenendo che la valutazione ad opera della microequipe
dovrebbe avvenire a tappe predefinite cioè a 3, 6, 12 mesi.
Allo
scopo è stata approntata una scheda nella quale sono stati valorizzati
alcuni punti ritenuti determinanti l'andamento del programma:
* la riduzione
della dipendenza da sostanze
* la capacità di gestione della relazione
con il SERT
* la capacità di gestione della quotidianità
*la capacità di gestione dei rapporti con la famiglia di origine.
L'individuazione
di questi punti si è resa necessaria in considerazione del percorso
in progressione che dovrebbe avvenire durante il trattamento.
La valutazione
avviene attraverso una scala che comprende valori (scarso, insufficiente,
descreto, buono, ottimo) in relazione a quesiti tratti dalle schede inviate
dalla Regione.La compilazione di tali schede è tuttora in corso,
nel frattempo l'equipe sta discutendo sulla possibilità di proporre
l'associazione alla scheda suddetta di un altro modulo orientato sugli
operatori, in grado cioè di stimarne le aspettative specie al momento
della prescrizione del trattamento.
Allo stato riteniamo infatti che l'opportunità
di confrontare aspettative degli operatori e risultati del trattamento
possa accordare tempo alla riflessione non solo su eventuali correlazioni
tra i due parametri con eventuale riflesso sulla prognosi del trattamento
stesso, ma anche fornire uno strumento di meditazione sui tempi e sulle
modalità di indirizzo e di ingresso in un simile programma.
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