POL.itPOL.it bannerPOL.it bannerPOL.it bannerPOL.it bannerlogo feedback POL.it banner
blur


spazio bianco

Il Centro Socrate: per il trattamento delle condotte di dipendenza in adolescenza.

R. Bosi*, N. Bussolati**, R. Cervi***, S. Zelioli***, B. Prampolini***, F. Poziello*** ( REGGIO EMILIA).

* Medico Psicoterapeuta, Responsabile del Centro Diurno

** Psicologo Psicoterapeuta

*** Educatore Professionale del Centro Diurno

 

  1. Il Centro Socrate: dal Centro Diurno al Centro polifunzionale.
  2. Adolescenti in difficoltà: le nuove dipendenze.
  3. Centro diurno e Disturbi del Comportamento Alimentare.
  4. DCA: Analisi di una casistica trattata presso il Centro Diurno dal marzo 1993 al maggio 1995. Follow-up effettuato nel giugno 1998.
  5. Conclusioni.
  6. Bibliografia
  7. Riassunti Bibiografia Internazionale

 

 

 

1.Il Centro Socrate: dal Centro Diurno al Centro polifunzionale.

La struttura è sorta nel 1993 dopo un lungo lavoro di elaborazione e di progettazione in seno al SERT di Reggio Emilia e di confronto con esperienze straniere (in particolare con l'esperienza del prof. Philippe Jeammet di Parigi) e grazie ad una collaborazione attivata col Comune di Reggio Emilia.

Il progetto venne presentato anche al Ministero Affari Sociali per la richiesta di finanziamenti (che ottenne) dal Fondo Nazionale di Lotta alla Droga, per la ristrutturazione dell'immobile di proprietà del Comune di Reggio Emilia, per l'acquisto di parte delle attrezzature e per la copertura parziale delle spese per l'effettuazione degli ateliers.

Il progetto si è caratterizzato, nei primi anni di attività, come Centro Diurno "Socrate" creato per effettuare trattamenti integrati psico-educativi, in assetto semiresidenziale, rivolti ad adolescenti e giovani adulti di età compresa tra i 16 e i 26 anni, con condotte e disturbi correlati all'uso di sostanze stupefacenti e con disturbi dell'alimentazione. Nasceva, in particolare, per l'esigenza di presidi e di politiche innovative di intervento nel campo dell'Adolescenza.

I trattamenti effettuati presso il Centro Diurno sono stati solitamente di durata compresa tra i 18 e i 24 mesi, cadenzati nelle fasi di inserimento, terapia/orientamento nelle diverse attività, reinserimento.

L'accesso al Centro è avvenuto, fino ad oggi, successivamente alla valutazione effettuata in Area Osservazione e Diagnosi del SERT di Reggio Emilia e dal Consultorio giovani "Open G", secondo un protocollo concordato.

La capacità ricettiva è stata fissata in 10 posti, mentre l'apertura è stata mediamente di 8 ore al giorno, dalle ore 9 alle 17, dal lunedì al venerdì; il centro effettuò, nel periodo iniziale, anche una chiusura estiva nei mesi di luglio ed agosto.

L'attività è sempre stata caratterizzata da due principali momenti:

- Formativo-espressivo (in gruppi e/o sottogruppi) che prevede ateliers di espressione corporea, danza terapeutica, rilassamento, animazione teatrale, espressività creativa, cultura, audiovisivi, musicoterapia.

- Educativo-terapeutico (in individuale e in piccolo gruppo) con l'utilizzazione della psicomotricità, psicoterapia di gruppo, gruppi terapeutici coi genitori, terapia familiare (in casi mirati);

Nella struttura hanno operato Educatori Professionali, Psicologi Medici, Atelieristi-Maestri d'arte. Attualmente sono presenti 2 Educatori Professionali a tempo pieno e 2 Educatori Professionali a tempo parziale (per un totale di 36 ore la settimana), affiancati da 1 Psicologo per 5 ore la settimana e da 1 Medico con formazione psicoterapeutica sistemico-relazionale, responsabile della struttura, per 7 ore la settimana. Questi operatori intervengono nella gestione delle attività quotidiane e di quelle più strettamente terapeutiche. Insieme a loro lavorano i conduttori dei 7 ateliers, che svolgono cicli tematici mirati ed individuati insieme all'equipe del Centro, per un totale di circa 900 ore di lavoro all'anno.

Per una descrizione più dettagliata del Centro Diurno si rimanda alle relazioni allegate, prodotte nell'agosto e nel settembre 1996 .

A partire dal 1996 si è valutata la possibilità di utilizzare in modo polifunzionale la struttura e così, dopo qualche mese dedicato alla riorganizzazione, il Centro Diurno "Socrate" ha iniziato un percorso di sviluppo che attualmente lo ha portato ad identificarsi come "Centro Socrate", deputato al trattamento di pazienti che, per casistica, livello di motivazione e tipo di problematiche, si differenzia in modo consistente dall'utenza che tradizionalmente afferisce ai Servizi per le Tossicodipendenze.

Sono stati identificati precisi spazi e percorsi all'interno della struttura, ben distinti dagli spazi dedicati al Centro Diurno. Questo ha permesso di dare inizio ad attività di consultazione ambulatoriale, rivolte a giovani consumatori di psicostimolanti, ai loro familiari e a membri del loro più vasto entourage, oltre che a giovani con problemi di alcoldipendenza. Una presentazione più approfondita delle diverse risorse e percorsi terapeutici si può trovare nel documento "Il Progetto Nuove Droghe (PND) del SERT di Reggio Emilia".

Si è dato avvio anche al "Progetto Prevenzione Ricadute", rivolto a persone con auto-percezione di rischio di ricaduta nell'uso di eroina, di alcool o di altri tipi di sostanze dopo un lungo periodo di tempo "drug-free". Questi pazienti, che avevano precedentemente concluso positivamente un progetto terapeutico strutturato, hanno accesso ad attività ambulatoriali di consultazione ed a terapie brevi, focalizzate su specifici problemi. Il Centro Socrate è anche sede di attività di formazione rivolta sia all'interno dell'Azienda USL che al mondo del Privato-Sociale e del Volontariato.

In sintesi il Centro Socrate viene utilizzato come struttura polifunzionale, in cui sono gestiti 4 progetti specifici di trattamento per gli adolescenti e i giovani adulti con condotte di dipendenza (il Centro Diurno, il Progetto Nuove Droghe, il Progetto Alcoldipendenza e il Progetto Prevenzione Ricadute), insieme ad attività di formazione.

Oggi il Centro Diurno mantiene ed ha sviluppato le caratteristiche prima descritte offrendo percorsi terapeutici mirati sull'individuo e, perciò, differenziati. In un contesto accogliente, creativo e contenitivo, la persona coinvolta in attività psico-educative individuali, gruppali ed ateliers espressivi, viene stimolata ad esplorarsi e conoscersi, fino a scoprire un proprio spazio mentale e mettere in atto strategie alternative che possano facilitare il suo stare con l'altro ed alleviare il proprio malessere.

È fondamentale il ruolo svolto dai genitori, che vengono coinvolti a partecipare ad un programma terapeutico progettato e realizzato specificamente per loro. Essi si avvalgono del sostegno offerto dal Centro, non solo per portare le loro difficoltà e i loro problemi legati alla relazione coi figli, ma anche per rivelare nuove risorse nella gestione della vita familiare e di coppia. In questo modo risulta evidente il duplice ruolo che i genitori hanno durante la realizzazione del progetto terapeutico: essi sono sia pazienti che alleati dell'equipe terapeutica; si può affermare che siano co-terapeuti .

La dimensione della quotidianità permette alle persone accolte nel Centro di sperimentarsi all'interno di un contenitore protettivo che potrà aiutarle a capire, gestire, valorizzare quanto accade e ad orientarsi nel proprio percorso di cambiamento. In tal modo la ricerca di una differente visione del mondo e di un nuovo modo di "essere nel mondo", non rimane un'ipotesi astratta o un fatto privato, ma diviene una sperimentazione reale che si sviluppa col concorso determinante degli altri.

Il ritmo di lavoro è concepito in funzione dei bisogni e delle esigenze personali dei pazienti. Questo luogo accogliente è sensibile ai "segnali" che mandano le persone e, al tempo stesso , è contenitivo e fermo, con regole chiare e definite, che consentono agli ospiti di trovare un loro spazio mentale. Si stimola in ogni singolo una volontà interna di mobilizzazione emotiva e si offre a tutti la possibilità di esprimere una propria creazione, di facilitare una scoperta che partendo dal proprio mondo interno possa fare individuare nuove risorse e strategie da attivare per il cambiamento. L'obiettivo che si persegue è la mobilizzazione degli investimenti bloccati per offrire la possibilità di trovare un modo alternativo di vedere e di stare nel mondo.

Gli strumenti disponibili sono le attività proposte che, pur essendo utilizzate in una dimensione di piccolo gruppo, sono molto attente e mirate al singolo paziente.

Il percorso inizia con la diagnosi e la definizione di un progetto terapeutico, fino ad oggi effettuati dal gruppo di lavoro "Osservazione e Diagnosi" del SERT. Per i pazienti con disturbo del comportamento alimentare sarà cura dell'equipe del "Punto unico di accesso" inquadrare i pazienti dal punto di vista diagnostico e individuare i principali obiettivi di lavoro e le eventuali verifiche in corso di trattamento. Dopo questo momento seguirà l'invio all'equipe del Centro diurno per l'inizio del progetto terapeutico.

La programmazione e la gestione della struttura è orientata a fare in modo di integrare e coordinare le differenti attività per mantenere coerenti e in unità gli interessi e gli impegni individuali, centrando il lavoro intorno all'idea della "cura" di sé e dell'ambiente in cui si vive. La riunione dell'équipe degli operatori e i gruppi di lavoro, sono i momenti privilegiati in cui si costruisce questa "sintesi".

È essenziale produrre tanti microprogetti, al fine di rispettare l'individualità delle persone che saranno accompagnate lungo il cammino di crescita: microprogetti, connessi tra loro, danno origine alla complessità ed alla totalità del lavoro del Centro diurno.

Gli operatori puntano essenzialmente a far "crescere" i giovani ospiti, favorendo la risoluzione dei conflitti che si oppongono al loro sviluppo, aiutandoli a sperimentare la loro creatività, utilizzando e favorendo l'interazione quotidiana espressa in gruppo durante i diversi momenti strutturati.

I laboratori-ateliers assumono, oltre che la valenza pedagogico-culturale, anche quella terapeutica e consentono di scaricare aggressività e tutelare i pazienti che ne usufruiscono.

L'idea centrale del lavoro clinico al Centro diurno è di utilizzare la modalità di espressione dell'agito in modo costruttivo anziché distruttivo. (6.9)

spazio bianco

RED CRAB DESIGN

spazio bianco

Priory lodge LTD

Click Here!