| RELATIONSHIP OF PSYCHIATRIC MORBIDITY AND PSYCHOSOCIAL FACTORS IN ORGAN TRANSPLANT CANDIDATES RELAZIONE TRA LE PATOLOGIE PSICHIATRICHE E I FATTORI PSICOSOCIALI NEI CANDIDATI AL TRAPIANTO DI ORGANO Chacko RC, Harper RG, Kunik M, Young J, Psychosomatics 37: 100-107; 1996 Introduzione: Lincremento della percentuale di sopravvivenza nei trapianti di organo ha contribuito ad aumentare la diffusione di questa procedura. Tra il 1982 e il 1988 sono aumentati del 70% i trapianti di rene, 16 volte i trapianti cardiaci e 27 volte i trapianti epatici. E stata, quindi, necessaria una rivisitazione della procedura di valutazione dei pazienti sempre piú numerosi rispetto alla disponibilitá degli organi, introducendo la figura dello psichiatra e degli psicologi.In questo modo si é potuta riscontrare una alta prevalenza di disordini psichiatrici tra i pazienti trapiantati. I disordini piú frequenti (Asse I) sono sia causali (abuso di sostanze) o secondari allinsufficienza organica (depressione, ansietá). A tuttoggi la relazione tra i disordini in Asse I e II e i problemi di comportamento psicosociale nei candidati al trapianto non é stata analizzata in dettaglio. Scopo: Questo studio vuole esaminare la relazione statistica tra i disordini DSM -III-R nei pazienti candidati al trapianto e gli indici quantificabili dell adattamento psicosociale e dello stato di salute. Metodi: In questo studio, condotto nel 1993, si analizzano 311 pazienti (69% maschi, con etá media circa 46 anni) candidati al trapianto che furono sottoposti a valutazione psichiatrica e psicologica. La popolazione é cosí suddivisa: 148 candidati al trapinto di cuore, 109 a trapianto di rene, 22 pazienti candidati al trapianto di fegato, infine 31 candidati al trapianto di cuore-polmone.Durante il colloquio psichiatrico condotto al momento della valutazione per la messa in nota fu presa in considerazione la storia psichiatrica attuale e passata, la storia familiare, e luso di droghe. Furono inoltre valutate altre caratteristiche quali la vita matrimoniale o sentimentale, la capacitá di seguire diete. Le valutazioni del paziente furono eseguite tenendo in considerazione tre aspetti principali: utilizzo di appropriate risorse mediche, sociali e personali, conduzioni degli affari personali, mantenimento di una relazione senza influenze da parte della malattia. I disturbi in Asse I e II seguono i criteri del DSM-III-R. I tests psicometrici utilizzati furono: HSQ ovvero questionario dello stato di salute; PAIS scala delladattamento psicosociale alla malattia; Mini-mental test. Risultati: E risultato che i disturbi in Asse I e II sono correlati rispettivamente ad una storia psichiatrica positiva e a disturbi psichiatrici allinterno della famiglia. Inoltre entrambe le categorie sono correlate allarmonia matrimoniale e ai supporti sociali. Per quanto riguarda la compliance, lunico dato legato alla diagnosi in Asse I di mancata compliance é la storia passata o presente di abuso alcoolico.Al contrario la diagnosi in Asse II é maggiormente correlata con la non-compliance. Infine la presenza di diagnosi in Asse I e non II é significativamente correlata ad un basso PAIS e ad un basso HSQ . Discussione: La diagnosi di disturbi psichiatrici é fortemente correlata ad una storia psichiatrica passata e allo stress imposto dalla patologia terminale. Ladattamento psicosociale generale e i parametri dello stato di salute sono primariamente correlati ai disordini in Asse I, mentre i disordini in Asse II sono correlati alla non-compliance e a disturbi comportamentali. I risultati della relazione tra i livelli di depressione e lo stato di salute e i fattori psicosociali indicano una possibile influnza dei distress affettivi. E anche plausibile che lo scadente stato di salute e i poveri supporti psicosociali possano produrre depressione o che un fattore possa influenzare negativamente laltro. Inoltre é anche risultato che i disordini di personalitá sono associati a difficoltá nel controllo dellappetito e al poco riguardo verso gli interventi sanitari. Unaccurata identificazione dei disordini cosí potenzialmente predisponenti verso complicanze é molto importante per progettare sia interventi tesi alla minimizzazione di questi problemi sia approcci piú razionali al problema costo-beneficio. I disturbi in Asse I piú frequentemente diagnosticati sono disordini di adattamento, depressione, e ansietá e sono tutti trattabili; questo suggerisce che la valutazione psichiatrica e lintervento conseguente puó essere importante nel mantenere un buono stato di salute in questi individui. Comunque appare prematuro concludere che vi siano diagnosi psichiatriche che possano rappresentare un criterio di esclusione per il trapianto.
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