Congresso SIP "PSICHIATRIA E MASS MEDIA", considerazioni in margine
Si sono conclusi a Roma nella giornata di venerdi' 28 Giugno 2002 i lavori della Prima Conferenza Tematica organizzata dalla SIP attorno al tema "PSICHIATRIA E MASS MEDIA". La rivista ha coperto l'intero evento con un nutrito manipolo di giovani redattori presenti a Roma, il frutto del loro lavoro, prezioso e attento, e' disponibile on line sulle pagine della rivista: piu' di 200 files che comprendono Reports dei Simposi e delle principali relazioni, Interviste ai Relatori, Foto e Multimedialita' ( Video e Audio in formato Real Audio ©).
Quale editor della Rivista non posso che dichiararmi soddisfatto del lavoro svolto dai miei collaboratori ma al tempo stesso credo di non potermi esimere da alcune considerazioni riguardo al Convegno che ho seguito alternando la presenza nelle sale al lavoro presso la postazione che avevamo all'Hilton e dalla quale, in diretta, abbiamo, durante i tre giorni del congresso, immesso in rete il frutto del nostro lavoro che spero verra' apprezzato dai lettori di POL.it.
Ci sono stati indubbiamente "momenti" di livello specialmente in corrispondenza delle letture magistrali: Ivan Cavicchi, Aldo Grasso e specialmente Sherry Turkle hanno offerto all'uditorio spunti di riflessione non banali e molto articolati nel loro sviluppo. Personalmente ho molto apprezzato l'intervento della Turkle per il suo porre l'accento su una osservazione psicodinamica dell'inserimento delle nuove tecnologie nella nostra vita e non puo' non avermi fatto piacere ascoltare da lei mentre ci allontanavamo per l'intervista che ci ha concesso il suo "fastidio" per l'eccessivo e ingiustificato accento dato in USA al fenomeno IAD, quando in realta' esistono "solo" i sentimenti che possono declinarsi nel reale e nel virtuale avendo pero' una comune origine che la tecnologia puo' solo modificare dal punto di vista fenotipico e non genotipico L'idea di dedicare un intero congresso al tema dei MASSMEDIA mi e' parsa ottima, come idea appunto, mentre la sua declinazione "pratica" mi e' parsa inferiore alle attese e alle potenzialita' dell'argomento: mi e' sembrato cioe' che in molti casi "non si sia voluto" da parte della Direzione Scientifica del convegno "scontentare nessuno" finendo per realizzare una kermesse piuttosto dispersiva e disomogenea come qualita' accetando anche l'inserimento di argomenti totalmente OFF TOPIC rispetto all'assunto di partenza in una situazione a parer mio inacettabile trattandosi appunto di un Congresso TEMATICO e non generalista ma, tant'e', la "logica del bilancino" ha ancora una volta prevalso scontentando quanti come me si aspettavano una tre giorni di confronto serrato su temi specifici. Singolare poi e' stata l'assenza di Internet al congresso, non gia' dalle relazioni presentate ma dalla "realta' fisica del congresso stesso": non era previsto alcun punto informatico, le aule, pure quella dove come SIPTECH abbiamo realizzato un corso ECM, non erano dotate di alcun accesso alla rete e come POL.it, se non ci fossimo trovati una sponsorizzazione che ci ha consentito non solo di venire a Roma ma anche di "essere connessi" non avremmo potuto svolgere il nostro lavoro se avessimo dovuto basarci sulla logistica offerta dall'organizzazione congressuale Nell'insieme la partecipazione in termini numerici non e' stata quanto ci si sarebbe potuto aspettare per un congresso incentrato su di un argomento di tale attualita', la stessa presenza degli sponsors e' stata in tono minore rispetto ad altri eventi e questo puo' in parte spiegare il minore afflusso di colleghi. Sono finiti i tempi del Congresso di Genova del 1998 "INTERNET E SALUTE MENTALE" a cui i partecipanti accorsero copiosi e "paganti" di tasca propria, e' altrettanto vero pero' che a distanza di piu' di 4 anni ci si poteva spettare una maggiore sensibilita' da parte dell'industria anche per un congresso "non incentrato" solo su aspetti terapeutici e/o psicofarmacologici Quello di Roma e' stato il primo congresso a cui ho partecipato dall'inizio dell'era ECM e se questi sono gli esordi non c'e' da stare allegri: ho visto colleghi accapigliarsi per potersi iscrivere ad un corso, ho visto una spasmodica "fame" di crediti indipendentemente dal contenuto di cio' che si andava ad ascoltare, ho visto un metodo di controllo inadeguato non per responsabilita' di chi i corsi li faceva ma per le carenze dell'attuale normativa. Quel che posso augurami, nel mondo "normale" in cui mi piacerebbe vivere, e' che almeno l'ECM on line parta nel 2003 con REGOLE CHIARE E SERIE le sole che possono rendere il progetto di Formazione Permanente degli operatori della Sanita' un momento significativo di crescita culturale vera e non un semplice "CREDITIFICIO" in cui i contenuti e la reale utilita' e qualita' di cio' che viene proposto passa in secondo piano rispetto agli aspetti formali della faccenda Un congresso quindi nell'insieme carico di speranze iniziali e di conclusivi rammarichi per un tema che in ogni caso, come POL.it, ci sta molto a cuore e che puo' in ogni caso trarre spunti per discussioni ed approfondimenti dal nostro lavoro a Roma che facendo di necessita' virtu' e quindi operando delle indispensabili scelte nella scansione degli argomenti seguiti e proposti ai lettori puo' rappresentare un punto di partenza sufficentemente omogeneo per ulteriori ragionamenti pubblici e privati in un ambito, quello della Comunicazione che e' strattamente connesso a molti aspetti del nostro operare professionale e del nostro vivere quali cittadini di una societa' ormai definitivamente proiettata nel POSTINDUSTRIALE POSTMODERNO
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