Clinica Psichiatrica Università di Trieste

Questa sezione sviluppa uno degli aspetti più attuali della relazione medico-paziente: quest’ultima infatti si articola non solo nel contatto diretto con il proprio medico ma anche con il mondo stesso della medicina.

In questi ultimi anni infatti il rapporto medico-paziente si è andato modificando alla luce delle nuove frontiere raggiunte soprattutto dalla biologia molecolare, dalla genetica e dalle nuove tecniche di radiologiche ( TAC, RM, PET, SPECT). Se teniamo poi conto dell’impatto sui processi valutativi delle politiche economiche sanitarie, ci si rende conto come la relazione medico-paziente si articoli oggi non solo sul piano della psicologia medica (che comunque mantiene un ruolo fondamentale), ma anche su quello della comunicazione interattiva e di supporto.

Tuttavia i servizi psichiatrici rimangono orientati secondo una logica socio-comunitaria permettendo ,da un lato, un valido supporto a favore dell’integrazione sociale, ma trascurando dall’altro gli effetti della sofferenza mentale sui caregivers e sull’utente stesso. L’integrazione tra ricerca e pratica clinica diventa così il nucleo formativo della psichiatria contemporanea, tanto più che, dall’introduzione nel 1952 con la scoperta di Delay e Deniker delle proprietà neurolettiche delle fenotiazine della psicofarmacologia clinica, il divario metodologico tra la psichiatria e le altre discipline mediche è andato progressivamente riducendosi. Ecco quindi la necessità di un sistema telematico integrato centrato sulla comunicazione tra ricercatori, clinici, caregivers e pazienti.

Tale sistema rappresenterebbe un supporto per il cittadino, per il medico di medicina generale e per i non specialisti in psichiatria: permettere che la ricerca sia incentrata sulla realtà clinica e che quest’ultima sia a sua volta basata su prove di efficacia può essere la chiave di svolta per attuare operativamente i cosiddetti "fattori terapeutici specifici comuni" (costituiti da attendibilità, affidabilità, coerenza e stabilità), aspetti imprescindibili di ogni aspetto terapeutico.

Alla luce di queste considerazioni e delle problematiche che emergono dall’attuale dibattito sulla riforma psichiatrica, riteniamo utile fornire uno sguardo attento sul counselling e sul caregiving, su cui esiste un’ampia letteratura da cui però emergono lacune metodologiche che disorientano il medico non specialista, il paziente ed il caregiver stesso.

In entrambi i casi verranno quindi analizzate le diverse fonti di informazione specialistica e divulgativa fornendo un orientamento il più possibile equilibrato sullo stato dell’arte di questi due campi di indagine.

Inoltre verranno proposte le iniziative della SIMP, di grande attualità per la maggior attenzione che viene oggi rivolta da parte di molte specialità mediche all’influenza delle dinamiche psicologiche sul decorso e sulle scelte terapeutiche.