WASHINGTON Il dott. Charles M. Beasley Jr, in una comunicazione presentata al congresso annuale dellAmerican Psychiatric Association, sostiene che lolanzapina sembra avere unefficacia paragonabile a quella della clozapina nel trattamento di pazienti schizofrenici che si sono dimostrati refrattari alle comuni terapie antispicotiche.
Pare inoltre che gli effetti collaterali che questi farmaci causano siano molto minori, secondo i risultati degli studi condotti dal dott. Beasley dei laboratori di ricerca Lilly di Indianapolis (Eli Lilly è la ditta che produce lolanzapina).
Il dott. Beasley ha illustrato i risultati di uno studio della durata di 18 settimane nel quale 180 pazienti sono stati assegnati in maniera casuale a due gruppi, uno che riceveva olanzapina ed uno a cui veniva invece somministrata clozapina. I pazienti si erano mostrati tutti resistenti ad adeguate dosi di almeno due antipsicotici tradizionali appartenenti a classi diverse; tutti avevano un punteggio alla BPRS di almeno 45.
I miglioramenti risultarono paragonabili nei due gruppi sia per quanto riguarda la sintomatologia positiva che quella negativa; i criteri di risposta alla terapia furono soddisfatti da un numero paragonabile di pazienti nei due gruppi
Non ci furono differenze significative nellesito del trattamento; lolanzapina si dimostrò equivalente o superiore alla clozapina per quanto riguarda le variazioni nei risultati delle scale di valutazione per i sintomi positivi e negativi, in quelli della BPRS e della CGI-S.
Unuguale proporzione di pazienti in ogni gruppo (35%-40%) rispose al trattamento nella maniera stabilita dai criteri di Kane (calo del punteggio della BPRS di almeno 20; non più di 3 nella CGI-S e punteggio della BPRS non superiore a 35).
Il dott. Beasley aggiunge che in generale i pazienti trattati con olanzapina hanno mostrato una comparsa significativamente minore di effetti collaterali rispetto a quelli trattati con clozapina. Nel gruppo dellolanzapina, un numero minore di pazienti ha abbandonato il trattamento a causa della comparsa di effetti collaterali spiacevoli.