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Questa volta presentiamo notizie che non si riferiscono esclusivamente alla farmacologia , sembra che più che altro si tratti di curiosità, o di annunci di carattere più generale che si avvicinano più di altre pagine di questo nostro "notiziario scientifico " a come la carta stampata non specialistica suole proporre temi psi- . Confessiamo che la questione della divulgazione ci preme molto . Accanto a questo ci premerebbe però inaugurare una "revisione " di un altro tipo di notizie , ci riferiamo a quelle più strettamente farmacologiche e rivolte per così dire agli addetti ai lavori che per come vengono solitamente presentate, ovvero con una veste di obbiettività difficilmente contestabile, sembrano più refrattarie ad un vaglio. critico. In tale prospettiva pubblichiamo un rilievo del prof. Antonio Augusto Rizzoli a proposito di una notizia sul Pagoclone comparsa in un precedente "Notiziario" e cogliamo l'occasione per specificare che le notizie che ospitiamo nella rubrica dell' "Informazione scientifica", soprattutto quando risultano non accompagnate da commenti, non rispecchiano affatto le opinioni della redazione, che si limita ad un "passa parola" e non cessa di invitare chi ci legge ad intervenire anche con proposizioni di radicale dissenso. Da "Salute e Medicina Internet" Edra-Fism Capelli e personalità Tagli, acconciature particolari, cambi di pettinatura sono spesso messaggi della personalità e oggetto di scontro o di interesse nella coppia. I capelli possono essere considerati anche come una parte dell' espressione della propria natura, infatti in alcuni casi l' interesse degli altri per i nostri capelli è avvertito in termini positivi, come segno di attenzione o affetto, in altri casi può essere sentito come un' intrusione, una forma di gelosia o possesso. Alcuni curiosi significati di alcune richieste del partner riguardano infatti i capelli: "falli crescere" può significare che lui si sente in pericolo e minacciato nel suo ruolo, dall' aspetto seducente, sensuale o selvaggio, desidererebbe la sua compagna meno accattivante e appariscente poiché teme che possa attrarre altri uomini. Il cambio del look, in una coppia, viene deciso insieme e questo può essere interpretato come una forma di possesso; in altri casi sono gli amici che consigliano ed intervengono sulla scelta del nuovo taglio, poiché a volte il giudizio ed i consigli di chi ci sta intorno sono determinanti nelle scelte di una persona. Le curiosità non sono finite, infatti in passato alle donne "perdute" che in tempi di guerra avevano rapporti con i nemici, venivano tagliati i capelli in segno di riconoscimento e di oltraggio. Come commentare un trafiletto di questo genere? La questione dell ' aspetto esteriore e delle sue implicazioni di senso e di significato comporterebbe riflessioni un po' più profonde, e magari una replica di parte più "professionale " che eviti il pericolo di assimilare il lavoro e la cultura dello psicoterapeuta a quelli di una ...cartomante.
The Lancet (1998; 350: 1094-1096) Gli Zombies esistono davvero? La scienza dice si agli Zombies. L'esistenza degli Zombies, morti viventi, è data per certa dalla maggior parte della popolazione di Haiti. Ma ora ricercatori inglesi dichiarano che alla base del fenomeno ci possano essere delle malattie neurologiche. E' comune credenza ad Haiti che gli stregoni voodoo, chiamati Boko, avvelenino o maledicano un individuo, portandolo a morte apparente. In seguito alla sepoltura, il boko sottrae il corpo dalla tomba e lo riduce in schiavitù riportandolo ad una forma di vita catatonica. I ricercatori hanno studiato tre soggetti ritenuti Zombies, ognuno dei quali era stato trovato vagare senza meta nei pressi della casa dove viveva prima della sua "morte". In tutti e tre i casi, gli scienziati inglesi ritengono che si tratti di individui colpiti da malattie neurologiche. Inoltre i ricercatori hanno intervistato degli stregoni voodoo e questi ultimi hanno ammesso di avere nel loro arsenale di "pozioni magiche" una sostanza estratta dal pesce palla, conosciuta in campo medico come tetrodoxina e in grado di indurre morte apparente. Non si può quindi escludere che i Boko somministrino questa sostanza per indurre la forma di catalessi. In seguito l'individuo può venire risvegliato utilizzando la Datura Stramonium, estratto da piante del genere Solanacee e utilizzato come fonte di Ioscina e Scopolamina, sostanze che, in seguito a ripetute somministrazioni, possono indurre uno stato di estrema passività psicologica. Interessante, ma perché quel titolo così sensazionalistico? Inoltre , perché parlare di malattia neurologica , di effetti farmacologici e di "catatonia" senza neanche un aggettivo che metta un po' di ordine in questo eterogeneo connubio di situazioni del tutto differenti?
Il Computer distrugge il cervello K.O al cervello dal computer. E' questo un nuovo inquietante messaggio che arriva dal mondo dei terminali. Infatti, uno studio del Dott. K. H. Mild del National Institute for Working Life in Umea, Svezia, sembra confermare che stare troppo tempo davanti al videoterminale può essere rischioso. La ricerca Svedese suggerisce che i sintomi di ipersensibilità elettrica, da sempre attribuiti ai campi elettromagnetici che avvolgono gli strumenti elettrici, potrebbero, invece, essere dovuti a ipersensibilità del cervello agli impulsi tremolanti con i quali trasmettono televisori e computer. Questi sintomi, tra i quali mal di testa, pruriti, visione offuscata, stanchezza e vertigini, si scatenano quando il soggetto ipersensibile si avvicina a uno strumento elettrico, e possono essere dovuti a una risposta esagerata del sistema nervoso centrale. In alcuni paesi Scandinavi un disturbo relativamente comune è l'ipersensibilità elettrica, un gruppo di sintomi che includono mal di testa, pruriti, visione offuscata, stanchezza e vertigini associate all'uso del computer e strumenti analoghi e al guardare la televisione. A tutt'oggi la colpa di questi disturbi era stata attribuita al campo elettromagnetico che si trova intorno agli strumenti elettrici. Ma ora uno studio Svedese suggerisce che i sintomi potrebbero essere dovuti a una risposta esagerata da parte del cervello alla luce tramolante con la quale trasmettono televisori e computer. Il Dott. K. H. Mild del National Institute for Working Life in Umea riporta che in Svezia sempre un maggior numero di persone dichiara di essere ipersensibile all'elettricità. Questi pazienti soffrono, quando si avvicinano a un computer o ad altri apparecchi elettrici, di disturbi alla pelle, ma anche di sintomi neuronali. In questo nuovo studio, Mild e i suoi colleghi hanno esposto 10 individui affetti da ipersensibilità elettrica e 10 soggetti sani a una frequenza luminosa che mimasse quella emessa da un computer o dalla televisione, e hanno misurato la risposta dei loro occhi e del loro cervello a tale luce. I pazienti con ipersensibilità elettrica hanno avuto indubbiamente una maggiore risposta del cervello agli stimoli visivi che non i soggetti sani. Questi risultati indicano che gli individui chiaramente sensibili all'elettricità hanno un sistema nervoso iperattivo e che gli impulsi tremolanti degli apparecchi elettrici devono essere considerati come possibile effetto scatenannte alcuni disturbi neurochimici, come i sintomi da ipersensibilità. Naturalmente, conclude il Dott. Mild, questi sono solo studi preliminari, che necessitano di approfondimenti per essere confermati. Per saperne di più: Kjell Hansson Mild National Institute for Working Life P.O. Box 7654 S-907 13 Umea, Sweden PH: 46-90-16-5098 FAX: 46-90-16-6508 Internet: mild@niwl.se Qui il titolo diventa addirittura terroristico. La cosa sembra assolutamente ingiustificata, vista la irrisoria casistica a cui si fa riferimento.
American Journal of Psychiatry 19997; 154: 1127-1132 Preferenze sessuali e culinarie:correlazione negli uomini I disordini alimentari sono frequenti anche negli uomini e soprattutto negli omosessuali secondo quanto riportato sull' American Journal of Psychiatry. L' ultimo studio dell' "Anna Jaques Hospital" nel Massachusettss che ha coinvolto 135 uomini con anoressia o bulimia nervosa ed ha monitorato i rischi correlati a queste patologie ha dato dei chiari risultati: il 27% ha tendenze omosessuali o bisessuali e un terzo dei pazienti non mostra alcun interesse per il sesso. La correlazione più evidente è tra omosessualità, bisessualità e bulimia nervosa. I ricercatori notano anche che le caratteristiche degli uomini con disordini dell' alimentazione sono simili a quelle delle donne con gli stessi problemi psicologici. Il gruppo di pazienti presenta anche un' elevata percentuale di depressione, abuso di sostanze, ansia, e disordini della personalità. A differenza delle donne, negli uomini è più alta la percentuale di coloro che fanno abuso di sostanze, inoltre il peso che gli uomini vogliono raggiungere corrisponde al loro peso ideale, mentre le donne non si accontententano, rifiutano il loro aspetto continuando a dimagrire, con evidenti conseguenze fisiche .
Difronte a questo tipo di ricerche si rimane perplessi e viene da chiedersi quanto un'indagine sui semplici comportamenti sessuali (almeno di questo sembra trattarsi) possa dare conto di eventuali profonde implicazioni e nessi tra bulimia e difficoltà di rapporto con il sesso opposto.
BMJ, 20-27 Dic. 97 Sesso e morte sono in relazione? Un follow-up di 10 anni ha cercato di verificare un'eventualecorrelazione tra frequenza degliorgasmi e mortalita'. Lo studio e' stato effettuato nella cittadina diCaerphilly (Galles del Sud) e incinque villaggi limitrofi, ed ha esaminato 918 uomini di eta' compresatra 45 e 59 anni. Sono stateconsiderate tutte le morti e le morti per cardiopatia coronarica. Ilrischio di mortalita' risulto' piu'basso del 50% nel gruppo con alta frequenza orgasmica, con evidenza direlazione dose-risposta. L'indice, aggiustato per eta' e per altri fattori di rischio, di morteda qualsiasi causa fu di 1.9 nelgruppo con bassa frequenza di rapporti sessuali, di 1.6 nel gruppo confrequenza media e di 1.0 nelgruppo con alta frequenza. L'indice di morte coronarica nei tre gruppifu rispettivamente di 2.1(bassa frequenza di rapporti), 1.8 (media frequenza) e 1.0 (altafrequenza). Analizzando lafrequenza dei rapporti sessuali, l'indice di mortalita' totale associataad un aumento di 100 rapportisessuali per anno risulto' di 0.64. Conclusione: l'attivita' sessualepare possedere un effettoprotettivo sulla salute dei maschi. Per soddisfare le vostrelegittime curiosita' aggiungo che"bassa" venne definita una frequenza sessuale di meno di un rapporto almese; per "alta" unafrequenza di due o piu' rapporti alla settimana; per "media" unafrequenza intermedia. Il tono ottimistico della notizia, senza dubbio più gradevole di altre , non basta a dissipare tutti inostri dubbi sulle sue possibili interpretazioni.
Ed ecco, infine, come preannunciato, un commento alla notizia sul Pagoclone , comparsa nello scorso numero de :"L'informazione scientifica". Citiamo, da una mail del prof.Rizzoli alla lista psic-ita: -Sentite cosa dichiarano in http://www.pslgroup.com/dg/4779a.htm:"The study, supported by Interneuron, was a two-week double-blindplacebo-controlled cross-over study involving 16 patients with panic disorder. Nevertheless,pagoclone produced a significant reduction (40 percent) in thetotal number of panic attacks over a two week treatment period and areduction (40 percent) inthe average number of panic attacks per daycompared to the pre-treatmentperiod" Ora, per avere una qualche significativita' statistica sui grandi numeri bisognaavere una risposta che superi l'effetto placebo, che e' in genere del 30%. Da quanto dice la Interneuron 6,4 (sic!) pazienti su 16 ne avrebbero trattoun beneficio... E..la durata...due settimane....!! e portano lo studio a Glasgow nel 1998. Ditemi voi se poi non hanno ragione quelli che imprecano contro le DitteFarmaceutiche. Io saro' sospettoso, ma, insomma.... Prof. Antonio Augusto Rizzoli
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