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titolo ELZEVIRO

Il Viagra e la paura coniugale


"No demonstrar enseguridal sobre el ser macho"

In "Mujeres jovencitas,
Opiniones y consejos, no pedidos, de una amiga a un amigo "

Esther Gorian Del Conte

POTETE TROVARE LA REPLICA DI ROMOLO ROSSI SEGUENDO QUESTO LINK

Ho cominciato a distribuire le losanghe azzurre a tutte quelle persone che mi forniscono servizi essenziali. Indovinavo, dai loro sguardi, la passività del maschio sottomesso e "on Sunset Boulevard". Dei Gloria Swanson al maschile.

Ovviamente, vedendoli ogni giorno, sapevo perfettamente le loro condizioni cardiocircolatorie e le prescrizioni seguirono sempre i dettami più ortodossi della deontologia medica.

Non c'è, ora, posto nelle città in cui vivo e lavoro, ove mi si neghi, per affollato che sia il locale (garage, ristorante, discoteca, piano bar, parrucchiere), un immediato servizio. E con molto entusiasmo.

Il ritorno della potenza sessuale ha garantito a questi uomini non solo il piacere, ma anche la confidenza in sé stessi, un nuovo impegno di lavoro e la gioia di vivere. Una volta c'era il grasso sedano di Verona, condito con maionese e senape, e ,per i ricchi , ostriche e caviale. Ma funzionavano, credo, più come placebo che altro.

Nessuno di questi miei para-pazienti era totalmente impotente. Quasi tutti avevano una potenza diminuita, una semierezione, una certa flaccidità. Ahimé, il pene è l'elemento più debole e più sensibile nella catena delle reazioni sessuali. Ma, ristabilitosi nel bel mezzo di una antica civiltà fallocratica, quella mediterranea [pensate che a Delfi vi mostrano "l'ombelico del mondo", l'omphalos, ed in realtà si tratta di un enorme fallo, a tanto giunge l'ipocrisia] ha ripreso il ruolo che gli era stato assegnato di "settimo membro dell'uomo" come dice la Kabbala. E, come tale, svolge il suo ruolo soprattutto nel settimo giorno, il sabato. Ritornano alla memoria i menhir celtici e i giganteschi falli /teste dell'isola di Pasqua.

Scrivo da Venezia, "sexe femelle de l'Europa", come la definì Guillaume Apollinaire, aggiungendo che era "villa amphibie, cité humide", in cui nacque Giorgio Baffo (1694-1768) di vita morigerata (o quasi), di penna licenziosissima. Leggetevi almeno le due poesie "L'Autore vorria esser tutto cazzo" e "Un cazzo duro xe un bel capital". Fu maestro ed amico di Giacomo Casanova (bastardo dei Grimani di Santa Maria Formosa) in quel palazzo Bellavitis (n.2760) di san Maurizio in cui, anni dopo, vivrà anche Alessandro Manzoni. Su cui, una prossima volta, faremo un altro discorsetto, (non era proprio uno stinco di santo neanche il beato Manzoni). Il palazzo, una volta, aveva la facciata affrescata da Paolo Veronese (Caliari).Casanova, ricordiamolo, non usò mai mezzi chimici limitandosi al più a bere un zuppa di Gulasch ben arricchita da paprika. Erroll Flynn, il bellissimo attore, notoriamente superdotato, che si vantò di avere avuto tredicimila donne (e che morì in azione a soli cinquant'anni sul suo panfilo, il cui equipaggio era costituito solo da donne) si dice usasse con liberalità la cocaina.

Non sono solo i diabetici, i prostatectomizzati, i nefropatici, gli ipertesi e gli arteriosclerotici a soffrire di impotenza. Piccole impotenze si ritrovano in gran parte della popolazione, percentuale che si accresce dopo il fatale climaterio maschile. Alcuni sostengono che il Viagra non sia necessariamente un farmaco per curare, quanto, come un ansiolitico od un antidepressivo, un farmaco che aiuta a star meglio, che migliora la qualità della vita..

Altri temono se ne faccia, invece, un mal uso, aumentando addirittura reati sessuali.

Come diceva Paracelso ( (1490-1541) "Tutto è veleno e niente è veleno", ma questo svizzero, per tutta la vita, proclamò il buon senso e l'amore alla professione. Avversato, naturalmente, dalla corporazione medica di allora.

Henry Beyle, detto Stendhal, dedicò un capitolo, il 60°, ai temuti "fiascos", nel suo, insuperato, " "De l'Amour" analizzando l'ansia e la paura che precedono il rituale episodio d'impotenza. L'uomo, in amore, dovrebbe essere l'onagro, l'asino selvaggio cui l'angelo di Jahvé paragona Ismaele (Genesi,16,12), l'uomo che non vuole accettare il giogo impostogli da Dio (il Super-Ego). Non fu a caso che Henry Melville chiamò il protagonista di Moby Dick con il nome di Ismaele ("Call me Ishmael. Some years ago - never mind how long precisely - having little or no money im my purse, and nothing particular to interest me on shore, I thought I would sail about a little and see the watery part of the world").

Freud ci parlò a lungo dell'impotenza come predisposizione ad una nevrosi ossessiva (nella partner!!), in "Inibizione, sintomo e angoscia", nel Terzo Saggio su "Mosé e la religione monoteistica". Egli doveva saperne qualcosa se Ernest Jones, il suo agiografo, si premura di dirci che Freud fu impotente dall'età, un po' precoce, di quarant'anni.

E, tuttavia, proprio nei Paesi in cui la fallocrazia, vedi il tanto rinomato "machismo" italiano e la scritta in esergo, impera, il Viagra si vende meno.

Hanno iniziato, anzitutto, le femministe a reclamare anche per loro un farmaco orgasmico. Inutilmente si è loro raccontato che il sildenafil aiuta l'irrorazione clitoridea e l'umidificazione vaginale. Ha prevalso la vecchia "invidia del pene" della Lezione 33 de "L'introduzione alla psicanalisi". Nessuno ha pensato che il sildenafil era una risposta efficace al vecchio, e falso, detto "Non vi sono impotenti, solo donne poco capaci". Si è sparsa la voce di effetti mortali in realtà ci ha lasciato la pelle solo qualche vecchiotto poco in gamba nella già classica "morte nel coito", oggetto di almeno una distinta lezione nei Corsi di Medicina Legale, nulla più. Ma si è creata la psicosi degli effetti collaterali e, soprattutto, ha agito la vergogna di dichiarare apertamente al farmacista la propria poca funzionalità dei muscoli ischio-cavernosi e bulbo-cavernosi..

Si aggirano facce verdastre da impotenti. Resi impotenti non tanto e solo da una naturale predisposizione di classe, ma dall'educazione, anzi l'educastrazione, cui sono stati assoggettati e dall'istituzione, che, si sa, tende a castrare tutti, poiché il Leiter , Vir Glocians, è anch'egli impotente. Nessuno di questi, privi di desiderio, ambizione e di velleità, ha mai ammesso o detto di aver fatto ricorso alla pillola blu. Sono, d'altronde, gli stessi che ignorano gli antialopecici (si dice il "Propecia", in vendita dal prossimo anno, faccia miracoli), che, pur esercitando all'interno di strutture sanitarie , non avrebbero mai fatto ricorso -a sentir loro - ad un ansiolitico o ad un antidepressivo, che sostengono che la melatonina faccia venire il tumore, la procarotina renda simile ai Sioux e il "Lipitor", un anticolesterolemico, crei problemi circolatori. Gente, come si vede, aggiornata e di buon senso : i loro genitori non comperarono mai la televisione ed i loro nonni non usarono il telefono.

Il Viagra aiuta a salvare le relazioni coniugali o stimola, invece, gli uomini a cercarsi della partner più giovani, anche se meno esperte ? Questo è stato l'interrogativo maggiore che si è diffuso e questo, la liberazione dell'"onagro", ha fatto sì che il Viagra, nelle farmacie italiane, fino ad ora sia stato meno venduto di quanto ci si sarebbe potuto attendere. A ciò hanno contribuito non solo i fattori sopra elencati ma anche il ristretto periodo in cui il farmaco agisce (da mezz'ora a quattro-sei ore) ; niente paura, l'industria sta mettendo a punto farmaci che abbiano una durata d'azione di quarantotto ore, come il "Vasomax".

Ma ciò, a chi conosca bene le situazioni coniugali, suona anche come una passiva, e inquietante, acquiescenza a ritmi coitali in 4/4 e 12/8 da "Trauermusik" hindemithiana, che caratterizzano l'andazzo generalizzato e che spiegano la grande richiesta di prestazioni a pagamento, vero boom dell'Italia del 2000. Non a caso alcune donne il cui marito si era prestato alla sperimentazione con il Viagra lo pregarono di uscire dalla sperimentazione perché disturbate dalla frequenza inusitata e non gradita dei coiti. E, d'altronde, a loro volta, gli uomini hanno scoperto che una valida erezione non li rendeva certo più appetibili sessualmente alle loro compagne! Gli uomini infatti , nella letteratura femministica, sono analfabeti del sentimento, stranieri in terra d'emozione, nani paurosi arretrati e limitati, incapaci di interpretare le sottigliezze dell'altro e di condividerle, ottusi, privi di immaginazione.

E' possibile che il sildenafil, bloccando solo la 5-fosfodiesterasi, mummifichi il maschio in questa situazione. O è anche possibile che lo stimoli non solo alla penetrazione vaginale, ma anche a quella psicologica. "Tutto è veleno e niente è veleno".

RICORDIAMO AI LETTORI CHE I PRECEDENTI ELZEVIRI SONO RECUPERABILI NEGLI ARCHIVI DI POL.it
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