GUIDA ALLA SALUTE MENTALE della PROVINCIA DI PALERMO
PREVENIRE E' MEGLIO CHE CURARE
Analogamente a quanto avviene per la salute fisica,
anche la salute mentale può essere favorita, preservata dal disagio
o dallo stabilizzarsi della malattia. Chi ha una vita mentale sana non
è del tutto esente da sofferenze, conflitti e contraddizioni, ma
trova in sé e nel proprio contesto di vita le risorse per riconoscere
e affrontare il disagio, per rimuoverne le cause e risolverlo.
Vi sono, nellíesistenza di ciascuno di noi, fattori
di rischio e fattori di protezione. Conoscere i primi e potenziare i secondi
serve a mantenere o a migliorare lo stato di salute mentale.
Alcuni fattori di rischio corrispondono a momenti
critici della esistenza individuale. Per esempio líinfanzia, líadolescenza,
la gravidanza, il momento del pensionamento: tutte le fasi della vita in
cui ha luogo un cambiamento possono rappresentare momenti critici e determinare
sofferenza.
In genere la sofferenza si risolve in maniera
fisiologica, ma talvolta, se i fattori protettivi sono insufficienti o
inadeguati, si può protrarre o essere troppo intensa. Ai momenti
critici propri del ciclo vitale individuale possono aggiungersi momenti
critici familiari, momenti in cui le relazioni interne alla famiglia subiscono
difficoltà o alterazioni: la somma di queste sofferenze aumenta
il rischio per la salute mentale.
Altri fattori di rischio corrispondono alle condizioni
ambientali e sociosanitarie, perché una qualità della vita
complessivamente deprivata è comunque fonte di disagio.
I fattori di protezione invece sono le risorse
- individuali, familiari, sociali - di cui disponiamo e la loro adeguata
utilizzazione.
Le risorse individuali corrispondono alle caratteristiche
personali di ciascuno e quindi ai diversi modi di reagire e comportarsi.
Le risorse familiari e sociali consistono nella rete di relazioni significative
di riferimento.
Il ruolo del DSM quindi, non è solo quello
di accogliere nelle proprie sedi i pazienti che ne fanno richiesta: il
DSM si collega attivamente allíesterno e al territorio, stabilisce contatti
con altre organizzazioni (scuole, servizi sociali del Comune, consultori,
servizi sanitari, associazioni di volontariato, cooperative sociali) per
essere presente e riconoscere il disagio alle sue prime manifestazioni
e per fornire conoscenze e strumenti che orientino verso il benessere.
Utenti della prevenzione sono potenzialmente tutti
gli abitanti e gli operatori del territorio.
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