CATANIA, 8-9 NOVEMBRE 2001

Le relazioni di giorno 8 affrontano in primo luogo la descrizione del problema della salute e delle patologie patologie mentali in Italia. Notando che vi sono ancora dei problemi epidemiologici sulla schizofrenia, la cui prevalenza dovrebbe attestarsi intorno allo 0.5-1% della popolazione adulta e solo alla fine del prossimo anno potrà essere risolto con uno studio commissionato alla Doxa che indagherà su circa 4000 persone tramite la SCID italiana somministrato da intervistatori “laici”. Viene auspicata una migliore comunicazione e un migliore funzionamento dell'asse distretto-dipartimento, il primo con funzioni di commitenza ed il secondo con quelle di traduzione.
Viene sottolineato anche l'importanza e la necessità della formazione continua in psichiatria come già definito nel progetto obiettivo Nazionale 1998-2000 e che deve essere intesa come quello strumento di ottimizzazione delle risorse umane e di cambiamento organizzativo che consente il miglioramento continuo delle culture e dei valori di riferimento. Tale processo è un fenomeno complesso che coinvolge l'individuo sia a livello intersoggettivo che intrasoggettivo e che interessa tutta la psichiatria, ma in particolare quella residenziale, dato il compito delicato e l'importanza che assume nell'iter riabilitativo del paziente psichiatrico.
Un ampio range di corsi si tengono il pomeriggio e affrontano tematiche diverse sempre nell'ambito della psichiatria residenziale: dai percorsi ermeneutici della follia, alla terapia cognitiva della schizofrenia, al ritardo mentale, disturbi dell'alimentazione e delle diverse tecniche quali la riabilitazione con i burattini, la corporeità, la musicoterapia fino ad affrontare anche il problema degli operatori all'interno delle comunità e dell'accreditamento delle strutture.
Le relazioni di giorno 9 vertono sul problema del paziente psichiatrico nel sistema di network e del ruolo delle strutture psichiatriche, sottolineando sia il compito di queste che implicazioni con l'attuale ed il futuro assetto legislativo (Proposta di legge 174 ).
Viene discusso anche il ruolo e l'importanza delle strutture residenziali che non devono avere la funzione di contenere, ma devono assumere l'alto obiettivo di garantire quella parte del percorso clinico che può richiedere livelli di protezione diversificati e che non può prescindere dall'alta professionalità dei suoi operatori e da un contesto abitativo affettivamente disponibile ed emotivamente adeguato.
L'abitare è un'esperienza specifica dell'essere umano che attiene al rispetto del diritto di tutela, di assistenza, di autonomia, di libertà di movimento, di privacy, di calore umano, di dimensione affettiva che non è direttamente e semplicisticamente assimilabile all'organizzazione degli spazi, cosa semplice da realizzare, ma al clima affettivo ed emotivo che si realizza intorno alla persona ed ai suoi bisogni e non può essere progettato solo in funzione di un clima ideologico di riferimento.
La seconda parte della mattina ed il pomeriggio sono dedicati alla descrizione delle esperienze e all'analisi delle politiche nazionali e regionali siciliane della salute mentale e della residenzialità sempre dando una occhiata a quello che potrebbe essere il futuro scenario della psichiatria italiana con l'approvazione della proposta 174 Bunari-Procaccini o della proposta 152.

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