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SEDUTA DEL 28 APRILE 1978
ORSINI BRUNO, Relatore. Desidero fare molto brevemente alcune considerazioni.
Si è detto che è enfatico, teatrale ed espressione di una sceneggiatura il fatto che l'articolo 1 del disegno di legge si richiami ai principi della Costituzione. Credo che questa affermazione non sia mai stata così fuori luogo come in questo caso. Avverto profondamente come psichiatra, prima ancora che come deputato, i valori che il disegno di legge rappresenta richiamandosi ad affermazioni clic sono di grande significato morale, prima che sociale, per il paese: la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana; èpunita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà. Chiunque sappia che cosa sono stati i manicomi italiani e qualche volta ch& cosa sono...
BERLINGUER GIOVANNI. Soprattutto che cosa sono.
ORSINI BRUNO, Relatore. ...comprende che il richiamarsi a questi principi non è superfluo. Dobbiamo tener presente comunque che il cammino che questa legislazione predispone avverrà tra mille difficoltà.
L'onorevole Pannella non è piu' presente, ma desidero replicare ad alcune sue affermazioni anche per fare rimanere agli atti parlamentari le mie considerazioni.
Non è possibile affrontare i più gravi e
complessi problemi della società italiana soltanto con la politica dei no, con abrogazioni, rifiuti o cancellazioni. Credo sia dovere di tutti compiere uno sforzo, in una situazione difficile, per sostituire le norme obsolcte ed inique con altre norme positive, aperte ed omogenee con i principi che la Costituzione detta per la vita della società nazionale. Ciò avviene sicuramente in modo perfettibile e qualche volta errato, ma non è possibile op porre ai problemi soltanto la politica dell'esasperazione e della negazione della soluzione che essi richiedono.
So bene che la formulazione dell'arti-colo 2 concernente i trattamenti sanitari obbligatori è perfettibile, ma questa sera stessa cercheremo di migliorarla.
So bene che altre affermazioni possono dar luogo a facili ironie, ma in questa materia ogni soluzione pone problemi alternativi e complessi e il tipo di soluzione che è stato elaborato, e lo sarà ancora, rappresenta un costruttivo genuino e concorde tentativo delle forze politiche per superare tali difficoltà.
E stato ricordato che il disegno di legge potrà trovare attuazione soltanto nel-l'ambito della complessiva ristrutturazione del sistema sanitario italiano che la riforma sanitaria prefigura. Io stesso mi sono permesso di dirlo ed è certamente vero:
su questo punto si sono soffermati gli onorevoli Frasca, Milano, Cirino Pomicino e Pannella.
Devo dire, però, che il cammino che questa legge traccia è un lungo cammino, che comunque avrebbe dovuto essere percorso, anche in presenza di una riforma sanitaria già approvata. Il trasferimento delle funzioni alle regioni, il coordinamento tra i servizi nel territorio, la mobilità del personale, alcuni interventi di pianificazione, costituiscono dei passi che in ogni caso avrebbero dovuto essere compiuti. Essendo questo provvedimento un primo passo nella direzione della riforma sanitaria, le sue disposizioni si muovono In un senso che avremmo dovuto seguire comunque. Questo dico soprattutto all'onorevole Frasca, il quale lamentava un mancato raccordo con l'articolo 15 della riforma sanitaria. A suo avviso, tutto sarebbe stato più facile se l'articolo 15 fosse stato già operante; devo ripetere che nulla vieta che ci si muova in quella direzione.
Non posso che concordare con quanto è stato affermato dall'onorevole Vanda Milano e dall'onorevole Cirino Pomicino. Vorrei anch'io sottolineare che la riforma sanitaria è un impegno della nuova maggioranza, così come era un impegno della precedente tflaggioranza. Con l'onorevole Vanda Milano vorrei Sottolineare la consapevolezza che abbiamo che la cura dei disturbati psichici richiede una crescita complessiva della società italiana, che va al di là della pura legislazione tecnica. Con l'onorevole Cirino Pomicino vorrei Sottolineare che è impegno delle forze Politiche far sì che questo provvedimento non costituisca soltanto un espediente per evita re il referendum, ma Costituisca la traccia di un importante, lungo, difficile cammino da percorrere nella direzione dell'umanizzazione della Politica per la salute mentale nel nostro paese. Ciò è obiettivo del Governo, ed è obiettivo della grandissima maggioranza delle forze politiche presenti ner paese.
ANSELMI TINA, Ministro della sanità. Nel ringraziare il relatore ed i colleghi che sono intervenuti, desidero fare alcune dichiarazioni, senza entrare nel merito dei singoli problemi, che affronteremo poi in sede di emendamenti agli articoli. Innanzi tutto, desidero ricordare che il disegno di legge del Governo, per scelta po litica dei partiti, non è nato come iniziativa autonoma del Governo. Infatti, si èvoluto che esso ricavasse i suoi Contenuti dal testo della riforma sanitaria in discussione alla Camera, in quanto, da una parte, non si voleva vanificare l'approfondimento che già in Commissione era stato portato avanti in modo molto serio e, dall'altra, si Voleva ribadire che, se l'imminenza del referendum ci ha imposto questo stralcio e -questo anticipo di riforma, il collegament0 del testo di questo disegno di legge con quello della riforma
sanitaria conferma la volontà del Governo e delle forze politiche di non dilatare
i tempi della riforma sanitaria stessa.
Con questo disegno di legge, si riafferma l'urgenza e la necessità diportare a compimento la riforma sanitaria, realizzando nel paese in modo compiuto la creazione del servizio sanitario nazionale. Sono profondamente convinta che ogni ritardo nella approvazione della riforma sanitaria, motivato dalla parziale realizzazione di alcuni impegni, significherebbe creare disarmonie e sfasature che peserebbero molto gravemente non solo dal punto di vista della spesa, ma anche e soprattutto dal punto di vista della tutela della salute del cittadino.
Il giorno successivo all'approvazione della mozione di fiducia al Governo, il 17 mano, abbiamo cominciato, a livello di esperti dei partiti, ad analizzare questa materia, proprio in conseguenia di precisi impegni che erano stati presi. Certamente, come è stato rilevato, anche nell'applicazione di questa legge, come nell'applicazione di tutte quelle misure che saranno prese nell'ambito della riforma sanitaria, si porrà l'esigenza di garantire una omogeneità di trattamento per tutti
i cittadini. Devo dire che le preoccupazioni fin qui espresse per questo specifico settore devono essere espresse più in generale. A questo fine, nel periodo in cui il Parlamento sarà impegnato nell'esame della riforma sanitaria, intendo predisporre, attraverso il centro studi del Ministero della sanità, tutti quei contributi culturali e tecnici che possano servire da supporto alle regioni, affinché, nella loro autonomia e nella loro responsabilità, abbiano dei punti di riferimento, che garantisca al massimo la realizzazione più omogenea possibile di strutture, di interventi, di qualificazione dei servizi.
Per quanto riguarda in modo Più specifico il disegno di legge al nostro esame, desidero dire che esso certamente si collega all'esigenza non solo di realizzare al Più presto dei servizi all'interno delle strutture ospedaliere, ma anche di garantire che in questo settore di intervento vi sia personale qualitativamente idoneo alla realizzazione di quei fini che vanno raggiunti attraverso la chiusura graduale degli ospedali psichtatrici. In questo modo, certamente si elimineranno alcuni aspetti che, sul piano culturale e civile, non sono più compatibili con la coscienza sanitaria del paese. Mi riferisco all'intervento segregante e, quindi, peggiorativo delle condizioni dell'ammalato. Tuttavia, la chiusura degli ospedali psichiatrici non sarà sufficiente, di per sé, come tutti sappiamo, a risolvere tutti i problemi in questo campo. Per ottenere i fini che ci proponiamo, sarà soprattutto necessario predisporre - come - giustamente è stato rilevato - un'azione preventiva, che pos sa costituire la base per evitare queste forme di malattia.
Ciò significa un impegno globale di tutte le strutture, soprattutto di quelle peri-feriche, affinché attraverso una più moderna concezione e realizzazione della po litica assistenziale sia consentito ridurre al massimo quell'area di - 50 mila ammalati che -S'impongono alla nostra attenzione in modo tanto drammatico. Noi oggi cerchiamo di realizzare una parte della prevista politica di interventi nel settore, e ciò comporta un notevole sforzo anche nei confronti dell'applicazione del provvedimento in esame, applicazione che dovrà essere la più piena ed idonea possibile.
Tengo infine a Sottolineare come l'articolato in esame sia frutto di una lunga elaborazione e di un notevole sforzo compiuto dal Governo assieme alle forze politiche. t - questa una precisazione doverosa al fine di evitare che qualcuno nel paese, interessato a togliere valore al disegno di legge, tenti di farlo apparire come una legge improvvisata mentre in realtà esso èstato notevolmente approfondito, ed ha all-e sue spalle un lungo dibattito.
Tale precisazione si rivela necessaria anche perché sappiamo quanta sensibilità vi sia intorno a questo problema, ma proprio per questo è logico pensare che se tanta sensibilità si riscontra sull'argo-mento nell'opinione - pubblica, almeno altrettanta sarà riscontrabile nel legislatore
che per mesi ha scavato nella materia cercando di elaborare un provvedimento idoneo e sensibile alle esigenze.
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