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SEDUTA DEL 2 MAGGIO 1978
AGNELLI SUSANNA. Il gruppo repubblicano ha già avuto modo di esprimere il proprio parere sulla legge che oggi siamo chiamati a votare. Un parere
sostanzialmente positivo perché ci sembra
che le esigenze fondamentali della Costituzione, in particolare dei commi secondo
e terzo dell'articolo 13 e del comma secondo dell'articolo 32, siano rispettate.
Ci siamo sempre preoccupati della salvaguardia della dignità della persona umana, del suo sviluppo, del suo recupero
quando circostanze momentanee ne pregiudicano la presenza operosa.
Secoli di paura e di ignoranza hanno
emarginato nei manicomi certi malati.
Ora, con la legge che stiamo votando,
ci sembra che tutto ciò possa progressivamente finire.
Certo le autorità civili e in particolare
il sindaco al quale, come autorità sanitaria, è demandata una nuova responsabilità, sono chiamate a compiti delicati
e non facili. soprattutto per quanto riguarda la complessità delle procedure.
Ma
si spera che nello spirito della legge
n. 382 del 1975 una nuova collaborazione
possa nascere tra autorità civili e cittadini
ai quali tutti. in fondo. in molti modi
più o meno diretti è affidata la gestione
della salute e il suo controllo.
Il gruppo repubblicano voterà a favore anche perchè il trattamento sanitario
obbligatorio, come aveva esplicitamente
richiesto, verrà attuato esclusivamente in
specifici e autonomi servizi psichiatrici
degli generali e da personale con
preparazione.
Riteniamo che la legge non solo con
senta di evitare un referendum. oggi
quanto mai inopportuno. ma risponda a
tutte le esigenze umane. politiche e scientifiche che non soltanto i promotori del
referendum hanno ormai fatte proprie da
tempo.
Approviamo questa legge perché si
propone non una difesa sociale a spese
dei più deboli, facilmente emarginati da
una vita sociale alla quale hanno invece
pieno diritto. ma la prevenzione e la cura se necessaria nel pieno rispetto
della persona e dei suoi diritti.
Approviamo che con questa legge venga di fatto decretata la fine dei manicomi e di tutte le discriminazioni del cosiddetto malato di mente che spesso è
solo una persona in momentanea difficoltà
perchè più debole nei confronti dello
stress quotidiano e che, se isolato per
mancanza di solidarietà, rischierebbe di
fissarsi nel suo stato di disagio e cosi'
essere perduto alla vita sociale che ha
necessità anche del suo apporto.
Riteniamo giusto che, finalmente, an-
che per la legge esso diventi un malato
comune come tutti gli altri. semmai più
bisognoso di comprensione e di cure. Non
ci illudiamo che questa concezione già
fatta propria dalla parte più sensibile
dell'opinione pubblica. diventi automaticamente una nuova diffusa concezione culturale del nostro popolo.
Probabilmente
perchè ciò avvenga ci vorranno molti anni, ma ci sembra che compito della legge
più che di sancire il fatto compiuto sia
quello di educare la società a quei valori che la scienza ci propone come autentico progresso della vita sociale.
in questo il compito che si sarebbe potuto considerare nell'ambito più vasto
della riforma sanitaria, ma ad un certo
numero di cittadini è sembrato che fosse
urgente farne un discorso specifico e hanno proposto per questo un referendum.
Comprediamo le ragioni ideali che lo
hanno promosso e ci a o che esse
siano state raggiunte con questa legge che
non consideriamo perfetta, ma anzi perfettibile sulla base dell'esperienza.
Per questi motivi. il gruppo repubblicano voterà a favore della legge che oggi
d viene proposta.
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