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Omicidi sessuali ed imputabilità

di Francesco De Fazio

  1. INTRODUZIONE
  2. LA NOZIONE DI "SERIAL KILLER"
  3. PSICHIATRIA FORENSE E "SERIAL KILLERS"
  4. CONCLUSIONI

 

3) PSICHIATRIA FORENSE E "SERIAL KILLERS"

Il problema, con riferimento a casi siffatti, non è certo quello di negare l'eventualità di omicidi multipli conseguenti a turbe della sessualità, ma è quello di evitare di sovradeterminare le indagini psichiatrico — forensi in rapporto allo stereotipo del del c.d. "Serial Killer". In tale prospettiva, si rende pertanto necessario muovere nella direzione opposta rispetto al percorso che ha portato la Polizia giudiziaria all'identificazione dell' autore dei delitti: procedendo all'esame della personalità dello stesso (sul piano psicologico, psicodinamico, e psicopatologico) secondo modalità che non dovranno essere condizionate da convenzionali riferimenti alle vicende delittuose, le quali andranno di volta in volta "reinterpretate" in esito alle risultanze della valutazione psichiatrico-forense.

Sia ben chiaro che ciò, ovviamente, non significa ignorare i fatti la cui interpretazione, nell'"a priori", si è rivelata produttiva ai fini investigativi. Ma sta unicamente ad indicare che occorre procedere alla interpretazione criminogenetica e criminodinamica di tali fatti non in rapporto alle vicende delittuose, di per sé stesse ed in astratto considerate, ma in rapporto alle motivazioni che possono avere di volta in volta innescato i comportamenti sfociati nei delitti. A tale fine occorre tenere essenzialmente conto della biografia del periziando (ovvero della sua storia di vita e del suo modo di essere nel mondo), attraverso una valutazione che non dovrà essere in alcun modo sovradeterminata dal suo "etichettamento" quale "Serial Killer", al quale possono suggestivamente rinviare i dati acquisiti dalla Polizia giudiziaria relativamente alle circostanze in cui sono stati effettuati i delitti, alla tipologia delle vittime, alla modalità delle azioni lesive, ecc…

Con ciò si intende sottolineare che le risultanze delle indagini di Polizia giudiziaria che hanno portato alla scoperta dell'autore di omicidi multipli, o seriali, a possibile connotazione sessuale, non potranno in alcun modo condizionare l'impostazione dell'indagine psichiatrico—forense, la quale, com'è noto, potrà approdare a conclusioni conformi alle esigenze del diritto tanto più quanto più si rivelerà idonea ad interpretare senza alcun pregiudizio i comportamenti di volta in volta sfociati nei delitti.

Ciò, tanto vale ripeterlo, non significa negare la realtà di omicidi seriali a supposta matrice sessuale, ma soltanto che non è lecito trasferire tout court la "supposizione", pienamente legittima nel campo investigativo, sul terreno dell'indagine peritale, che, in quanto tale, attiene all'ambito probatorio.

Con riferimento a tali problemi, che sono complessi e che sono emersi in concreto anche nell'ultimo (in ordine di tempo) caso di "omicidi sessuali multipli" verificatosi in Italia (caso che verrà di seguito esposto), riteniamo opportuno stimolare un'ampia riflessione sui problemi concernenti la metodologia della perizia psichiatrica nei confronti degli autori di omicidi multipli a supposta matrice sessuale, riflessione che dovrebbe tener conto, in particolare:

  1. della legittima esigenza, in sede di investigazione giudiziaria, di una chiave di lettura "intuitiva", che, sul piano delle ipotesi, può rinviare suggestivamente e convenzionalmente alla sessualità in rapporto alle modalità ed alle circostanze in cui i delitti sono stati effettuati ed in rapporto al ripetersi degli stessi in un arco di tempo (che può essere breve o anche molto lungo, come ad es. nel caso del c.d. "mostro di Firenze");
  2. dell'altrettanto legittima e doverosa esigenza di tener distinto il piano della valutazione psichiatrico-forense (che fa riferimento "all'a posteriori") dal piano della pregressa investigazione giudiziaria (che ha fatto riferimento "all'a priori"), posto che la Polizia giudiziaria deve oppotunamente formulare delle ipotesi investigative, verificandole di volta in volta, mentre la perizia psichiatrica persegue fini probatori, avendo il compito di provare l'esistenza o meno dell'imputabilità del soggetto al momento dei fatti, ovvero nei momenti della messa in atto di omicidi che possono essere diversi riguardo ai tempi ed alle modalità di effettuazione, riguardo ai luoghi, alle circostanze, ecc.;
  3. della assoluta necessità di evitare che l'indagine psichiatrica venga sovradeterminata dai mass media. Ciò sia per quanto riguarda i riferimenti meramente stereotipici ad un "Serial Killer" la cui "fantomatica" identità si è andata man mano arricchendo di "valenze sessuali", a ridosso della "cronaca nera", ben prima che si pervenisse alla sua identificazione; sia per quanto riguarda il riferimento alla "cronaca giudiziaria" che, una volta scoperto l'autore dei delitti, non rinuncia al tentativo di interpretarne i moventi (non di rado coinvolgendo gli stessi Periti o comunque gli "esperti della materia" in interviste, dibattiti televisivi, ecc.).

Si è sin qui cercato di chiarire che gli omicidi seriali ad apparente ed anche presumibile connotazione sessuale non rinviano inequivocabilmente sempre e comunque alla sessualità, e che non è lecito considerare interscambiabile l'approccio investigativo, basato sull'intuizione, con l'approccio clinico, basato sul riscontro e sull'interpretazione dei dati raccolti. E si altresì inteso chiarire, per quanto attiene l'operatività peritale psichiatrico-forense, che la nozione di delitto sessuale multiplo, che convenzionalmente rinvia a quella di Serial Killer, non si rivela di alcun ausilio sul piano valutativo psichiatrico-forense. Posto che essa non è fruibile in riferimento ai tre diversificati approcci (clinico diagnostico, criminologico e medico legale, cfr. al riguardo F. De Fazio, La perizia psichiatrica e la valutazione della pericolosità: l'approccio medico-legale, "Rivista italiana di Medicina legale", n.1, 1982) sui quali deve necessariamente articolarsi la metodologia della perizia psichiatrica in tema di imputabilità.


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