Da qualche anno l’editoria sta attraversando un periodo di crisi strutturale. Uno dei motivi invocati per spiegare questa difficoltà è che i giovani di oggi comprino meno carta stampata dei loro predecessori. Cioè, leggano di meno.

Un dato certo è, invece, che la rete ha modificato profondamente le opportunità ed i canali di informazione, aprendo possibilità completamente nuove di accesso alle notizie, ma anche cambiando le stesse modalità di comunicazione. E per di più, riscuotendo successo.

Se si riflette ad esempio - per quanto attiene al campo della psichiatria — sulla frequenza di accessi a Pol-it, più che ad una disaffezione degli psichiatri, giovani e meno giovani, verso le nuove informazioni sembra, al contrario, di trovarsi di fronte ad un forte bisogno, magari anche frenetico, di contatti e di ricerca nel continuo bisogno di tenersi aggiornati.

Psichiatria di Comunità è nata come "luogo" dedicato alla riflessione ed alla ricerca sulla nuova modalità di offrire l’assistenza psichiatrica che, in Italia, è stata definita psichiatria territoriale. Il Board scientifico, che ha costituito la vera anima della realizzazione del progetto editoriale, ha ritenuto che una rivista pensata e dedicata ai Dipartimenti di Salute Mentale ed ai professionisti che operano al loro interno, potesse rappresentare uno strumento di supporto utile per aiutare a realizzare pienamente il dettato della legge di riforma.

Psichiatria di Comunità ha riscosso attenzione, partecipazione ed interesse fra i suoi lettori. Pol-it offre alla Rivista la opportunità di essere conosciuta da una cerchia più vasta di persone e — sperabilmente — di estimatori. Anche Psichiatria di Comunità potrebbe a sua volta offrire a Pol-it ed ai suoi frequentatori una buona occasione: il semplice assemblaggio di informazioni — in psichiatria, come peraltro in molti altri settori scientifici — non corrisponde automaticamente e necessariamente ad una buona cultura di cui, invece, nella nostra disciplina c’è molto bisogno. Psichiatria di Comunità ha la presunzione, e per fortuna non da sola, di operare in questa direzione.