STORACE MEZZO PASSO AVANTI mercoledì 18 gennaio 2006
Il ministro Storace, intervenendo oggi in Commissione Sanità del Senato, ha nuovamente ribadito le sue critiche alla legge Basaglia sull'assistenza psichiatrica in Italia. La principale accusa che Storace muove alla legge Basaglia e quella " di intendere la malattia mentale come una condizione sociale da accettare e non una vera e propria patologia da curare".
Dopo aver affermato che circa il 25% della popolazione soffrirebbe di disturbi psichiatrici e che solo il 2-3% si cura ha affermato che vanno modificate le norme che regolano i trattamenti sanitari obbligatori. Non è ancora noto, sulla base delle notizie di agenzia, in quali altri modi il ministro Storace intenda con una legge offrire l'adeguata assistenza specialistica ad una quarto della popolazione italiana....
Fonte ANSA.
(ANSA) - ROMA, 18 gen - "Mai e poi mai" si potrebbe tornare ai manicomi o a strutture simili, ma la legge 180 va corretta perché in 30 anni, secondo il ministro della Salute Francesco Storace, il quadro scientifico e sociale e cambiato. Serve quindi ripensare al trattamento sanitario obbligatorio, ora inadeguato; risolvere limpossibilita per il paziente di ottenere unassistenza specifica nel medio-lungo periodo a carico del servizio sanitario nazionale; sostenere le famiglie
"gravate da enormi difficoltà e responsabilità". E poi ancora serve uniformare il sistema informativo, e dare certezza ai dati così come assicurare maggiore uniformità di assistenza. Il ministro ha così
riassunto in commissione Sanità del Senato, durante unaudizione per unindagine conoscitiva sullassistenza psichiatrica in Italia, i sei punti critici delle norme in vigore . Storace, pur riconoscendo i meriti della riforma Basaglia "che ci sentiamo ancora oggi di dover e poter
difendere, che ha comportato il superamento della logica custodiale e segregatrice del manicomio e lesigenza della risocializzazione del malato, il rilievo fondamentale è quello di intendere la malattia mentale come una condizione sociale da accettare e non una vera e propria patologia da curare, che deve tenere ben presente i disagi del paziente e dei propri familiari".(ANSA).
(ANSA) PSICHIATRIA: STORACE, 25% ITALIANI CON DISTURBI, CURATI 2-3% ROMA
- Circa il 20-25% degli italiani con più di 18 anni soffre di disturbi mentali almeno una volta nel corso di un anno ma solo il 2-3% viene trattato dai servizi psichiatrici.
E stato il ministro della Salute Francesco Storace a riferirlo in commissione Sanità del Senato durante unaudizione per unindagine conoscitiva sullassistenza psichiatrica in Italia. "Ciò significa - ha aggiunto il ministro - che i servizi psichiatrici trattano solo il 10% delle persone che in un anno presentano disturbi".
E fra bambini e adolescenti almeno l8% soffre di un qualche disturbo mentale. Storace con la sua relazione ha riferito che per la malattia psichiatrica "più grave ed inquietante", la schizofrenia, è possibile affermare che lo 0,5% della popolazione presenta un disturbo di questo tipo, in tutto circa 250.000 persone.
"In Italia circa 2.200.000 persone lamentano soggettivamente un disturbo psichico, con grande incremento della depressione - ha poi aggiunto - del disturbo dansia e dei disturbi alimentari psicogeni". E tutto ciò ricade sulle spalle delle famiglie: sono 600.000 quelle che vivono il dramma di un familiare da assistere e fra queste 200.000 vivono "un dramma nel dramma" con un familiare ammalato che non risponde alle cure oppure non vuole curarsi, "Queste famiglie - ha detto il ministro- vivono spesso in uno stato di di perenne e continuato allarme, e il più delle volte sono sole".