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MAGGIO 2002

giovedì 30 maggio

  • La Società Giapponese di Psichiatria modifica la definizione di schizofrenia. Con l’intento di combattere lo stigma che circonda la malattia mentale, la Società Giapponese di Psichiatria e Neurologia (Japanese Society of Psychiatry and Neurology - JSPN) sta cambiando il nome in giapponese della schizofrenia da "seishi buntetsu byo" che significa “disturbo mentale dissociativo” in "togo shiccho sho" che significa “disturbo da perdita della coordinazione”.
    La decisione sarà annunciata in agosto durante il Congresso Mondiale di Psichiatria che si terrà a Yokohama (http://www.wpa2002yokohama.org/).
    Il termine sin ora utilizzato, tradotto in giapponese nel 1937, è stato definito come “inguaribile, progressivo, con prognosi grave”. Il dr Mitsumoto Sato, Presidente della JSPN, in una dichiarazione alla Reuters Health, ha spiegato che tale definizione costituisce il principale motivo che conduce ad un disconoscimento ed ad una stigmatizzazione della malattia in Giappone.
    Japanese society updates term for schizophrenia - Reuters Health
  • Resoconto dell' Annual Meeting of the American Psychiatry Association, 18-23 May, 2002, Philadelphia, Pennsylvania - da Peer View Press
    • Olanzapine Effective for the Treatment of Bipolar Depression
    • Duloxetine Has Little Effect on Body Weight
    • Sildenafil Effective for SSRI-Induced Sexual Dysfunction in Men
    • Aripiprazole for Long-Term Maintenance Treatment in Schizophrenia
    • Olanzapine May Improve Social Cognition in Patients with Schizophrenia
    • Meta-Analysis of the Efficacy of Aripiprazole in Schizophrenia
    • Aripiprazole Versus Placebo in the Treatment of Chronic Schizophrenia
    • Long-Term Atomoxetine Safe in Children and Adolescents with Attention Deficit Hyperactivity Disorder
    • IM Ziprasidone as Good or Better than Haloperidol for Psychiatric Emergencies
    • Galantamine Hydrobromide Delays Alzheimer's Symptoms by 18 Months
    • Escitalopram Is a Well Tolerated Selective Serotonin Reuptake Inhibitor
    • Switching to Aripiprazole Safe and Effective in Schizophrenia
    • Lamotrigine Proves Effective for Bipolar Disorder
  • Evidenza di una disfunzione del circuito prefrontale in pazienti con disturbo esplosivo intermittente. Utilizzando una batteria di test neurofisiologici è stata dimostrata una correlazione tra il disturbo di controllo dell’aggressività e l’area cerebrale denominata OMPCC (orbital/medial prefrontal cortex circuit – circuito prefrontale orbito/mediano). Lo studio è stato condotto da ricercatori del Children's Hospital of Philadelphia su un gruppo di 24 pazienti con diagnosi di disturbo esplosivo intermittente
    Evidence for a dysfunctional prefrontal circuit in patients with an impulsive aggressive disorder - Proceedings of the National Academy of Sciences Early Edition 2002;10.1073/pnas.112604099

domenica 26 maggio 2002

  • Solitudine legata ad una scarsa qualità del sonno. Le persone sole possono vivere tempi difficili non solo di giorno, ma anche di notte. Un ricerca condotta presso l’Università di Chicago, Illinois, su 54 studenti universitari dei quali 17 definiti soli e 21 non soli, ha messo in evidenza che i primi avevano una qualità del sonno peggiore dei secondi, periodi di sonno più brevi e un maggior numero di risvegli notturni. Tali caratteristiche del sonno sono state riscontrate sia in laboratorio, sia al domicilio dei soggetti stessi per 5 notti consecutive. Le uniche differenze riscontrate sono state un sonno più riposante per le donne, rispetto agli uomini, oltre che una durata maggiore dello stesso di 36’. Sembra, quindi, che gli altri influenzino il nostro cervello ed il nostro comportamento, in parte, rendendo i meccanismi di riposo più efficaci.
    Loneliness linked to poor sleep quality - Psychological Science 2002;13: in stampa
  • Un lavoro noioso e passivo può accelerare la morte: uno studio. Le persone che trascorrono la maggior parte della loro vita lavorativa in attività con poche opportunità di decidere cosa e come agire tendono a morire prima di coloro che hanno maggiori possibilità di decisione. L’analisi delle condizioni lavorative di 5.000 lavoratori dal 1968 al 1991 ha messo in evidenza che le persone che svolgono professioni routinare e noiose non solo hanno una probabilità del 43% di morire prima di chi svolge attività ad alto potere decisionale, ma che tale rischio persiste fino a 10 anni dopo il termine della vita lavorativa. Lo stesso si può affermare per le professioni passive che innalzano tale rischio al 35%.
    Boring, passive work may hasten death: study - Psychosomatic Medicine 2002; 64: 370 - 381
  • Le persone depresse non piangono più del solito: uno studio. Le persone depresse non hanno maggiori probabilità di scoppiare a piangere rispetto a quelle non depresse. 48 donne e 23 uomini depressi e 24 donne e 9 uomini senza disturbi psichiatrici sono stati fatti assistere al film intitolato ‘The Champ’ e sono state osservate le reazioni emotive. Nel corso della proiezione, una persona su cinque ha pianto, ma il gruppo dei depressi non ha pianto né con maggiore frequenza, né con maggiore intensità. Inoltre, coloro che erano depressi da più tempo, sei mesi o più, sono stati quelli che hanno pianto meno. Sembra che la depressione estingua le risposte emotive, lasciando i soggetti incapaci di reagire sia agli stimoli allegri, sia a quelli tristi.
    Depressed people don't cry more than usual-study - Reuters Health, 23 Maggio 2002
  • Uno studio sui roditori rivela gli indizi di un orologio interno. Presso l’Università della California, nei roditori è stata scoperta una proteina che sembra avere un ruolo nella regolazione dei ritmi circadiani. Sia gli esseri umani, sia i mammiferi possiedono un pacemaker che controlla le risposte quotidiane alle variazioni dei cicli luce-buio del giorno e della notte. Esso si trova nel nucleo sovrachiasmatico (SCN) del cervello e produce la proteina PK2, la cui concentrazione oscilla nel corso delle 24 ore, da un massimo durante il giorno, ad un minimo nel corso della notte. Inoltre, sono state anche identificate le molecole recettrici di tale proteina. Tali scoperte possono rappresentare le basi per combattere disturbi circadiani come il jat lag e l’insonnia.
    Rodent study reveals body clock clues - Nature 2002; 417: 405 - 410

giovedì 23 maggio 2002

  • Fumatori: tra i giovani le più accanite sono le ragazzine. Se è vero che il fumo è in diminuzione tra i giovani, è, però, una realtà che sono le ragazzine a rinunciare meno volentieri alla sigaretta: rispetto al 2001 la percentuale dei fumatori tra i 15 e i 24 anni è scesa, passando dal 37,6% al 31,2%, ma, se in un anno ha deciso di smettere di fumare il 6,4% dei maschi, solo il 3,5% delle femmine ha seguito l'esempio dei coetanei.
    Il dato è emerso da un'indagine sul fumo commissionata alla Doxa dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) e presentata a Milano per la prossima Giornata mondiale senza tabacco, in programma per venerdì 31 maggio.
    Il fenomeno delle teen-agers che, risulta, fumino fino a tredici sigarette al giorno è preoccupante. I pubblicitari ritengono che per convincere i giovani a smettere di fumare debbano scendere in campo, come testimonial, i loro "idoli"; diversa è l'opinione del farmacologo Silvio Garattini, intervenuto a fianco di Gianni Ravasi della LILT per lanciare l'allarme contro i baby fumatori. Nella lotta contro i danni del fumo, sostiene Garattini, l'esempio deve partire dagli insegnanti, dai medici e soprattutto dai politici che in Parlamento osteggiano i disegni di legge antifumo - Redazione Ministerosalute.it/Maggio2002
  • Lo screening della depressione negli adulti: sunto degli elementi di evidenza della U.S. Preventive Services Task Force. Lo screening per la depressione durante la visita medica annuale degli adulti dovrebbe essere il primo passo per individuare e trattare il grande numero di persone depresse e non curate. E' il risultato di una metanalisi condotta da un team dell'Agenzia per la Salute, Ricerca e Qualità degli Stati Uniti che sottolinea anche l'importanza che i medici di base devono essere in grado di trattare i pazienti con antidepressivi e terapie comportamentali, seguento nel tempo l'evoluzione della malattia. I risultati della ricerca sono pubblicati sul numero del 21 maggio degli Annals of Internal Medicine
    Screening for Depression in Adults: A Summary of the Evidence for the U.S. Preventive Services Task Force - Annals of Internal Medicine, 21th may 2002
  • Negli Stati Uniti il 7% dei bambini in età scolare soffre di deficit d'attenzione. E' il risutato di uno studio nazionale condotto dal Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie reso noto martedì scorso
    US: 7% of grade school kids have attention deficit - Reuters Health

martedì 21 maggio 2002 

  • Sensibilizzazione alla cocaina e recettori D2. In base ai risultati ottenuti da studi su animali da esperimento sembra che lo sviluppo di sensibilizzazione alla cocaina sia mediato dall'attivazione dei recettori dopaminergici D2 a livello della corteccia prefrontale mediale.
    Cocaine Sensitization: Modulation by Dopamine D2 Receptors Psychlinx - Cerebral Cortex Vol 12, Nà 5, 526-535 May 2002
  • Terapia con leucotomia limbica stereotattica guidata con RMN. In uno studio eseguito su 21 pazienti affetti da disturbo depressivo o ossessivo-compulsivo non responder alla terapia farmacologica il trattamento con leucotomia limbica stereotattica guidata con RMN ha dato esito positivo nel 36-50% dei casi. Le sequele più comuni sono state: incontinenza urinaria, apatia, disturbi della memoria.
    Magnetic Resonance Imaging-guided Stereotactic Limbic Leukotomy for Treatment of Intractable Psychiatric Disease Psychlinx - Journal of the Congress of Neurological Surgeons
    May 2002, Volume 50, Number 05 Page 1043
  • Terapia e diagnosi differenziale in un caso caratterizzato dalla presenza di sintomi catatoniformi. Mediante la presentazione di un caso clinico viene sottolineata la difficoltà diagnostica in presenza di sintomi catatoniformi. Un uomo di 68 anni con anamnesi positiva per depressione maggiore di tipo ricorrente va incontro a sintomatologia catatoniforme che regredisce con terapia a base di lorazepam e successivamente anche con terapia con acido valproico. All' EEG, al di là delle aspettative, viene evidenziata la presenza di uno stato epilettico non convulsivo.
    Suppression of Catatonia-Like Signs by Lorazepam in Nonconvulsive Status Epilepticus Without Seizure Termination Psychlinx - Am J Geriatr Psychiatry 10:348-350, June 2002
  • Predittori della risposta alla terapia psicofarmacologica in caso di disturbo ossessivo compulsivo. Il trattamento psicofarmacologico del disturbo ossessivo compulsivo coinvolge per lo più gli SSRI e deve essere mantenuta a lungo prima di ottenere una risposta (10-12 settimane), la percentuale dei non responder è elevata. E' possibile identificare precocemente le caratteristiche cliniche associate ai responder e ai non responder che sembrano configurare due gruppi distinti probabilmente sottesi anche da substrati biologici diversi. Predittori negativi sono costituiti da: esordio precoce, sintomi severi, tendenza all'"hoarding", personalità schizotipica o ossessivo-compulsiva, comorbidità con disturbo da tic o fobia sociale, assenza di effetti collaterali precoci alle terapia.
    Identifying Predictors of Drug Response in Patients With OCD Psychlinx - Psychiatric Times May 2002 Vol. XIX Issue 5

domenica 19 maggio 2002

  • Le agenzie britanniche respingono la psicoterapia computerizzata. Il NICE, l’osservatorio medico britannico costi-efficacia ha respinto la terapia cognitivo comportamentale per il trattamento dell’ansia e della depressione. Il NICE sostiene che la terapia potrebbe essere valida, ma che, al momento attuale, l’evidenza è troppo limitata per giustificare la sua introduzione generale nel Servizio di Salute Nazionale. La terapia cognitivo comportamentale computerizzata può essere trasmessa via Internet o via telefono, tramite sistemi di risposta vocale interattivi. Il costo del pacchetto, venduto in Gran Bretagna, si aggira tra le 350 e le 10.000 sterline.
    UK agency rejects computerised psychotherapy - Reuters Health 17/05/2002
  • Disturbi psicologici associati ad una dieta povera. Esiste una maggiore probabilità che le persone sofferenti di depressione moderata o ansia adottino tattiche poco sane per perdere peso, come il mangiare compulsivo, l’assunzione di purghe, il digiuno, una dieta poco equilibrata. Esiste, infatti, una relazione tra il disturbo psicologico e la dieta seguita. Una ricerca telefonica su 3.500 adulti ha messo in evidenza che coloro che avevano dei disturbi psicologici indulgevano con maggiore probabilità in pratiche alimentari poco sane, come il saltare i pasti, assumere compresse dietetiche e il consumo compulsivo di cibo. Inoltre, maggiore era il grado di disagio psicologico, più elevato era il numero di calorie assunte, data la minore quantità di frutta e verdura consumata. Una spiegazione possibile consiste nell’utilizzo del cibo come forma di consolazione. E’ anche possibile, tuttavia, una relazione reciproca in cui i disordini alimentari possono indurre la comparsa di depressione o ansia.
    Psychological distress associated with poor diet - Journal of the American Dietetic Association 2002;102:699-703.
  • Indice del mese di giugno 2002 dell'American Journal of Psychiatry.
    Segnaliamo un articolo tutto italiano: Silvana Galderisi, Mario Maj, Armida Mucci, Giovanni Battista Cassano, Giordano Invernizzi, Alessandro Rossi, Antonio Vita, Liliana Dell'Osso, Enrico Daneluzzo, and Stefano Pini
    Historical, Psychopathological, Neurological, and Neuropsychological Aspects of Deficit Schizophrenia: A Multicenter Study
    American Journal of Psychiatry - Future Table of Contents: June 1, 2002; 159 (6)

giovedì 16 maggio 2002

  • Una nuova prospettiva per l'Alzheimer? Una farmaco che agisce su una particolare proteina ematica potrebbe essere utilizzata per curare il morbo di Alzheimer ed altri stati patologici caratterizzati dalla sintesi di proteine anomale: è il risultato preliminare di una studio pubblicato oggi sull’ultimo numero di Nature.
    Drug saps Alzheimer's - Nature, 16 maggio 2002
  • Studio randomizzato su intervento comporatamentale per migliorare il sonno del bambino e l’umore della madre. Le madri che imparano tecniche per controllare il pianto del neonato possono migliorare il sonno del bambino ed i loro stessi sintomi di depressione postatale. In uno studio randomizzato i ricercatori del Royal Children's Hospital in Melbourne, Australia, hanno preso in considerazione 156 madri di bimbi di età tra i 6 ed i 12 mesi con gravi problemi di sonno.
    In Australia circa il 48% dei genitori riferiscono problemi con il sonno dei loro figli nel secondo semestre di vita e circa il 15% delle madri sperimenta depressione postnatale nel primo anno di vita del figlio.
    I ricercatori hanno dimostrato che un intervento di tipo comportamentale produce miglioramenti molto significativi del sonno dei bambini e dei sintomi depressivi delle madri.
    Randomised controlled trial of behavioural infant sleep intervention to improve infant sleep and maternal mood - British Medical Journal (BMJ) 2002;324:1062

martedì 14 maggio 2002

  • SSRI e iponatremia. Grazie ad uno studio condotto in Olanda è stata riscontrata un'associazione fra l'uso di SSRI e l'insorgenza di iponatremia. L'iponatremia si è verificata nel 5% dei pazienti e per lo più nelle prime due settimane di trattamento. Considerate le possibili gravi conseguenze dell'iponatremia è consigliabile il monitoraggio ematico della sodiemia durante le prime settimane di trattamento con SSRI.
    Serotonergic antidepressants associated with an increased risk for hyponatraemia in the elderly Psychlinx - European Journal of Clinical Pharmacology
  • Complicazioni neonatali legate all'uso di paroxetina durante il terzo trimestre di gravidanza. L'uso di paroxetina durante il terzo trimestre di gravidanza è associato ad un incremento del rischio di insorgenza di complicanze neonatali (disturbi respiratori, ipoglicemia e ittero) probabilmente legate ad un fenomeno astinenziale. Questo non costituisce una controindicazione assoluta all'uso di tale farmaco qualora necessario, ma occorre un accurato monitoraggio dei neonati.
    Paroxetine Use During Late Pregnancy Associated With Neonatal Complications - Medscape - Reuthers Health May 06
  • Legame fra disturbi neuropsichiatrici di origine autoimmune nei bambini e infezione da streptococco A. E' stato dimostrato che nei bambini in cui la faringotonsillite da streptococco b emolitico A si associa a sintomi psichiatrici ossessivo-compulsivi, tic e ansia (PANDAS), una terapia antibiotica mirata in circa due settimane comporta la scomparsa anche dei sintomi psichiatrici. Il mediatore della sindrome PANDAS sembra essere la tossina rilasciata dallo streptococco.
    PANDAS Confirmed: Antibiotics for Group-A Strep Relieve OCD Symptoms - Medscape - Arch Pediatr Adolesc Med. 2002;156(4): 356-361
  • Consumo di alcol e morte neuronale. Il consumo di elevate quantità di alcol determina danno neuronale e neurodegenerazione. Il danno neuronale sembra non essere legato alla quantità totale assunta in un certo periodo di tempo, ma al pattern di assunzione e in particolare all'assunzione di elevate quantità di alcol acutamente in un breve lasso di tempo. Infatti il danno massimo si osserva proprio durante l'intossicazione.
    Binge Drinking Causes Almost Immediate Neuron Death - Alcohol Clin Exp Res 2002;26:547-557

domenica 12 maggio 2002

  • Identificato un gene legato ad una rara forma di epilessia giovanile. Una variante in un gene, chiamata GABRA1, associata ad una rara forma di epilessia mioclonica giovanile è stata recentemente scoperta da alcuni ricercatori canadesi presso la McGill University di Montreal. Si suppone che un quarto delle epilessie generalizzate idiopatiche sia in relazione a tale mutazione genica. Tale mutazione determina una diminuzione nella trasmissione del segnale, a causa di un’alterazione nella funzione della proteina provocata dal gene mutato.
    Gene linked to rare juvenile epilepsy identified - Nature Genetics 2002;10.1038/ng885.
  • Il tempo libero condiviso non è una garanzia di un matrimonio felice. Il trascorrere, da parte delle donne, il loro tempo libero con i mariti, svolgendo attività che a loro non piacciono veramente induce sentimenti di infelicità nel lungo periodo. La soddisfazione coniugale di un marito è in relazione con lo svolgere insieme attività che divertono entrambi. Le donne, invece, sono particolarmente insoddisfatte di partecipare ad attività che piacciono ai mariti, ma non li divertono, o quando i loro mariti trascorrono da soli il loro tempo libero. Maggiore è il tempo trascorso in tali modi, più rapidamente viene meno l’insoddisfazione coniugale nelle donne. Questo sembra essere in relazione al fatto che lo svolgere le medesime attività insieme e trarre piacere da esse non conduce sempre a passare più tempo insieme. Inoltre, il tempo trascorso a svolgere attività piacevoli insieme non porta sempre a provare vissuti positivi nei confronti del proprio matrimonio.
    Shared leisure time no guarantee of happy marriage - Journal of Marriage and Family 2002;64:433-449.
  • Nel colore vivo: noi ricordiamo meglio le scene quando sono a colori che non in bianco e nero. Il “colore vivo” attiva i sensi e favorisce il ricordo di scene del mondo naturale in modo più significativo sia delle stesse immagini in bianco e nero, sia dipinte con colori artificiali. Sembra che la nostra memoria sia stata sintonizzata, nel corso del processo evolutivo, alla struttura del colore trovata nel mondo.
    In living color: we remember scenes better when they’re in color than in black and white - Journal of Experimental Psychology - Learning, Memory and Cognition, Vol 28. No.3.
  • Secondo uno studio, una storia di ipertensione è correlata a risposte comportamentali disadattive, così come a reazioni fisiologiche esagerate allo stress. All’interno di una storia familiare di ipertensione, il rischio di ipertensione può essere valutato osservando come i genitori reagiscono allo stress. In genere, essi tendono ad avere reazioni negative, sia a livello comportamentale, sia psicologico. Alcuni comportamenti, come l’evitare i conflitti e l’espressione inadeguata delle emozioni, tipica di tali ambienti familiari, viene trasmessa di generazione in generazione nelle famiglie caratterizzate da ipertensione tra i loro membri. L’ipertensione è correlata non solo ad una reattività fisiologica estrema ai fattori stressanti, ma anche a risposte comportamentali apprese disadattive. Questo suggerisce la necessità di interventi precoci nelle famiglie con una storia di ipertensione, che vertano sulla gestione del conflitto, il rilassamento, l’assertività e l’addestramento delle abilità sociali.
    Family history of hypertension is related to maladaptive behavioural responses as well as exaggerated physiological reactions to stress, according to study - Health Psychology, Vol 21, No. 3.

giovedì 9 maggio 2002

  • Altissimi i tassi di suicidio negli anziani bianchi negli USA. Sono stati resi noti in questi giorni dal NIMH i tassi di suicidio nella popolazione americana suddivisi per sesso, razza ed età. I dati sono rappresentati graficamente nella tabella in link.
    Colpisce innanzitutto l’altissimo tasso dei suicidi dei maschi, anziani, bianchi che giunge ad essere ben 4 volte superiore ai maschi anziani di colore nella fascia di età oltre gli 80 anni. Nei maschi bianchi anziani di orgine ispanica il tasso di suicidi è sovrapponibile a quella dei maschi anziani di colore.
    Per ulteriori informazioni sull'epidemiologia delle malattie mentali in USA:
  • Placebo e antidepressivi possono migliorare la depressione attraverso un meccanismo comune. Ricercatori del NHMH (l’Istituto Nazionale per la Salute Mentale degli USA) utilizzando tecniche di brain imaging hanno evidenziato un aumento dell’attività nella corteccia accomapgnata da una riduzione nelle regioni limbiche sia in pazienti che erano in terapia con fluoxetina che con placebo. I risultati sono stati pubblicati sul numero di maggio dell’ American Journal of Psychiatry
    Antidepressant May Lift Depression Via Common Mechanism - National Institute of Mental Health
  • Eli Lilly difende Zyprexa. Eli Lilly, la casa farmaceutica americana produttrice del farmaco antipsicotico Zyprexa (olanzapina) difende il proprio farmaco dall'accusa di indurre coma diabetico nei pazienti diabetici. "Gli studi condotti in America ed in Europa hanno dimostrato che l'incidenza di diabete è simile tra i diversi farmaci antipsicotici".
    Company defends schizophrenia drug - Reuters Health

matedì 7 maggio 2002

  • Uso del litio nel disturbo bipolare. In questo editoriale l'autore mette in evidenza come attualmente e in particolare negli USA l'uso del litio nel disturbo bipolare sia diminuito a favore di un più diffuso impiego degli anticonvulsivanti. In realtà le evidenze circa l'efficacia degli anticonvulsivanti sono ancora per lo più preliminari e poco numerose. Le evidenze attualmente presenti invece supporterebbero l'uso del litio a scopo preventivo nei disturbi bipolari come prima scelta, mentre valproato e carbamazepina dovrebbero avere ruolo di seconda scelta in caso di mancata risposta al litio, effetti collaterali del litio severi o nei pazienti con disturbo a cicli rapidi.
    Editorial: Lithium in bipolar mood disorder Psychlinx - British Medical Journal 2002; 324: 989-990.
  • "Amore" e depressione negli adolescenti. Diverse ricerche suggeriscono l'esistenza di un rapporto fra le relazioni amorose nell'adolescenza e la comparsa di depressione nella tarda adolescenza. E' di particolare rilievo il vissuto legato alla prima "love-story" più che l'età e la tendenza a rimuginare ripetitivamente sull'esperienza amorosa, comportamento che sembra essere legato all'insorgenza di sintomi depressivi e a comportamenti violenti tipo acting out.
    Young Love May Hold Clues to Later Depression Psychlinx - Yahoo/Reuters
  • Effetti neurobiologici e neuroendocrini dello stress (review). Lo stress di notevole intensità e/o di lunga durata può provocare alterazioni persistenti nel tempo a carico dei sistemi coinvolti nella risposta allo stress, quali l'asse ipotalamo – ipofisi - surrene, i sistemi noradrenergico, GABAergico, serotoninergico, dopaminergico e le strutture coinvolte nella memoria quali ippocampo, amigdala e corteccia prefrontale.
    Circuits and systems in stress. I. Preclinical studies Psychlinx - Depression and Anxiety 15:117-125, 2002.

domenica 5 maggio 2002

  • Uno studio: bisessuali a rischio di ansia e depressione. Una ricerca svolta a Canberra su 4824 adulti intervistati di età compresa tra 20 e 24 anni e tra 40 e 44, tra il 1999 ed il 2001, ha permesso di concludere che le persone bisessuali hanno problemi di salute mentale con maggiore probabilità sia rispetto agli adulti eterosessuali, sia omosessuali. Sembra che non avere un chiaro orientamento né eterosessuale, né omosessuale sia un elemento fortemente stressante, che si aggiunge alla pressione sociale che deriva dall’avere un orientamento sessuale differente da quello della maggioranza e che induce ansia, depressione e pensieri suicidi. Inoltre, i maggiori fattori di rischio per la salute mentale dei bisessuali sembrano essere: le esperienze avverse nell’infanzia e nell’età adulta, lo scarso sostegno sociale ed i problemi economici.
    Study: bisexuals at risk for anxiety, depression - Reuters Health 01-05-2002
  • Tanto prima, tanto meglio per il linguaggio gestuale e per quello parlato. L’esposizione a qualsiasi tipo di linguaggio, orale o gestuale, nella prima infanzia è un elemento cruciale per lo sviluppo delle abilità di linguaggio successive, sia per i bambini udenti, sia per quelli sordi. Tra questi ultimi, quelli che sono stati esposti ad un linguaggio parlato, oppure gestuale, nella prima infanzia, hanno appreso con maggiore facilità una seconda lingua in seguito. Sembra che l’esposizione precoce ad un linguaggio stimoli lo sviluppo delle aree cerebrali connesse ad esso. E’ ipotizzabile, quindi, che le difficoltà linguistiche di molte persone sorde fin dalla nascita siano da attribuire alla deprivazione linguistica dei primi anni di vita.
    The earlier the better for signed, spoken language - Nature 2002; 417: 38
  • Uno studio sostiene l’idea che i bambini piccoli siano in grado di contare. Uno studio condotto presso la Yale University sul tempo di fissazioni di stimoli visivi, presentati a due gruppi di infanti di 5 mesi, ha portato alla conclusione che i bambini piccoli possono essere in grado di contare molto prima di quando imparano i numeri. Questo risultato apre le porte ad un nuovo possibile modo, maggiormente logico, di insegnare la matematica ai bambini.
    Study supports idea that babies can count - Cognition 2002; 83: B55-B62
  • Lo Stato si orienta verso un legame tra il maltrattamento degli animali e la malattia mentale. Anche l’Ohio potrebbe seguire l’esempio di altri Stati americani che impongono la valutazione ed il counseling psichiatrico per chi abusa degli animali. Alcuni legislatori americani desiderano affidare ai tribunali l’autorità di ordinare una valutazione psichiatrica per coloro che sono stati arrestati per aver torturato o trascurato un animale domestico. Se si scopre che l’arrestato è sofferente di un disturbo mentale o emotivo, che ha contribuito al suo comportamento, il tribunale potrebbe imporre una ulteriore valutazione ed il counseling, come sanzione o come ulteriore prova. Il professor Charles Chesanow della Ohio State University, tuttavia, si mostra scettico sul fatto che la misura proposta possa rappresentare una panacea, perché la violenza consta di numerose cause e dimensioni. Inoltre, egli sostiene che il primo tipo di abusatori di animali, quello di coloro che sono mentalmente malati, potrebbe trarre giovamento dalla valutazione dello stato mentale, mentre il secondo ed il terzo gruppo, costituiti rispettivamente da coloro che hanno problemi di controllo degli impulsi aggressivi e quello di coloro che, o non sono stati socializzati o che credono che la violenza agli animali sia accettabile, possono trarre beneficio dal counseling e, magari, da possibili modifiche comportamentali.
    State address link between animal abuse, mental illness - Psychiatric News May 3, 2002;37 (9): 5

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Carlo Gozio, psichiatra e psicoterapeuta, lavora a Brescia. Cura per Pol.it, oltre a questa sezione, le News Territorio e le News dalla stampa.

Anna Fata Psicologa, Redattrice on line, Web counsellor

Francesca Fiscella Specializzanda in Psichiatria, Dipartimento di Scienze Psichiatriche Università degli Studi di Genova

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